MARIGLIANO – Dal presidente dei Verdi di Marigliano, Saverio Lo Sapio, riceviamo una lettera che pubblichiamo, riguardo una lunga storia di concessioni edilizie, condanne e transizioni.
L’altro giorno si è consumato l’ennesimo inganno ai danni dell’intera città di Marigliano.
L’aspetto più grave ed inquietante di tutto questo è rappresentato, soprattutto, dall’inerzia e indifferenza della Procura di Nola completamente assente in questa occasione come in tutte quelle legate ai tanti altri abusi e soprusi, commessi impunemente e sistematicamente in questa città.
Oggi questa Amministrazione Comunale con una transazione vergognosa ha inteso concludere una vicenda equivoca ed oscura, già denunciata da noi in altre occasioni, di cui nei prossimi giorni ne esporremo tutti i dettagli in una conferenza stampa.
Con questo atto, evidentemente, l’amministrazione ha voluto affossare e seppellire, invece, di chiarire e spiegare i tratti oscuri ed inquietanti di una vicenda che ha visto il Comune di Marigliano condannato ad un risarcimento milionario in una controversia relativa ad una concessione rilasciata nel lontano 1996 e revocata perché gli interessati non avevano iniziato i lavori nei tempi consentiti dalla legge.
Le cose strane di questa vicenda:
1. Il procedimento di decadimento della concessione fu avviato dall’ufficio ma, stranamente, fu concluso solo dopo 4 anni e mezzo;
2. In un caso così importante il Comune, stranamente, non si è difeso ed il giudizio si è concluso con la condanna per la città di Marigliano ad un risarcimento pesantissimo;
3. La sentenza del TAR, paradossalmente, ha riconosciuto un inizio di lavori mai avvenuto, di cui ne può essere testimone l’intera città;
4. Oggi si procede ad una transazione, nonostante sia ancora in corso il giudizio innanzi al Consiglio di Stato, ove se la verità rappresenta ancora qualcosa, la paradossale sentenza del TAR dovrebbe essere annullata;
Queste semplici cose rendono questa vicenda assurda, oscura e ambigua, e questa ulteriore mossa vergognosa contribuisce a rendere questi tratti ancora più evidenti.
Ancora una volta, una classe politica scadente ed affarista, invece di scovare le colpe ed individuare i responsabili, con un atto furtivo e subdolo mette il coperchio sopra ai danni causati da un apparato deviato e corrotto che con la sua condotta ha favorito la condanna del Comune, e fa subire alla città l’ennesima colata di cemento unita, nell’occasione, al notevole danno economico.
Volgendo un rapido sguardo alla storia degli ultimi quindici anni emerge subito l’intreccio fra apparato burocratico e classe politica locale, che affratellati dallo spirito affaristico si sono impossessati delle leve del potere per speculare e lucrare su ogni cosa.
Questo connubio ha determinato la paralisi totale su tutte quelle questioni importanti, che avrebbero dovuto rappresentare grandi opportunità di sviluppo per la città ed al contrario sono state trasformate in occasioni di spreco, speculazione e ruberie per appagare la insaziabile sete di affari e denaro di questa associazione di fannulloni e sfruttatori che con vestiti diversi da più di due lustri governano la città, arricchendosi alle spalle dei cittadini onesti.
PRG, PIP e Lavori Pubblici dovevano essere occasioni di sviluppo.
• Sul PRG sono stati adottati sempre provvedimenti tendenziosi che nella sostanza sono serviti a favorire gli interessi dei palazzinari, senza tenere in alcuna considerazione il grande bisogno di servizi ed infrastrutture e l’interesse della collettività. Oltre a ciò bisogna anche sottolineare che questo “movimentismo paralizzante” ha favorito un abusivismo sfrenato, gestito clientelarmente dai padroni delle stanze dei bottoni.
• Il PIP, come già denunciato in passato è diventato solo occasione per elargire parcelle milionarie a professionisti amici e per fare “camorra” sui terreni espropriati. Ci sono agli atti parcelle vergognose per centinaia di migliaia di Euro, che gli uffici, alla richiesta di averne copia, non si sa, se per vergogna o per paura, si sono rifiutati di fornire, e ad oggi gli espropriati dei terreni PIP ancora devono ottenere alcun indennizzo. Tutto ciò rende evidente il fatto grave che in questa città è sempre più difficile, se non impossibile, ottenere il riconoscimento dei propri diritti senza passare per le segreterie dei signorotti locali.
• I Lavori Pubblici poi, in questo paese, ormai, avvengono solo con varianti in corso d’opera che fanno perdere sistematicamente all’Ente la quota risparmiata in corso di gara e tutto ciò oltre al danno enorme, rappresenta un altro modo per speculare e fare clientela, ed inoltre questo meccanismo sistematico andrebbe sicuramente approfondito anche e soprattutto sotto il profilo giudiziario.
Questo contesto unito al continuo spettacolo indecente che l’Amministrazione Comunale offre continuamente induce buona parte dei cittadini alla rassegnazione.
Alla luce di tutto ciò molti di essi si tengono lontani dalla politica, mentre potrebbero dare un contributo enorme sotto tanti aspetti ed elevare sicuramente il livello di una classe dirigente sempre più scadente.
Noi non ci rassegniamo, anzi con più vigore portiamo avanti la nostra posizione di sempre e riteniamo che soprattutto, il percorso iniziato con Rifondazione Comunista debba andare avanti e rafforzarsi.
Dobbiamo dar vita ad un aggregazione di uomini e donne che credono alla politica vera e che si avvicinano ad essa per cancellare le ingiustizie e migliorare la società e non certo per arricchirsi.
Dobbiamo lavorare per allargare questo fronte non solo per vincere, ma soprattutto per sconfiggere definitivamente questo intreccio politico affaristico.
Noi crediamo alla politica che cambia il futuro e vogliamo cambiare il destino della nostra città.
Il presidente dei Verdi
Saverio Lo Sapio
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