CASTELLAMARE DI STABIA – Il maltempo è stato particolarmente inclemente con la città delle acque. Danni per oltre due milioni di euro sono stati stimati dall’amministrazione comunale, costringendo il sindaco, Salvatore Vozza, a chiedere lo stato di calamità naturale. Secondo l’unità di
crisi del Comune per riparare ai danni causati dall’alluvione che c’è stata nella notte tra sabato e domenica occorrono seicentomila euro per gli interventi di ripristino e pulizia
delle strade e 1.470.000 euro necessari a fronteggiare il dissesto
idrogeologico. Cifra ragguardevole alla quale va aggiunta quella dei guasti subiti dalle attività commerciali. Intanto, da ieri sono partiti gli interventi di somma urgenza per liberare i
centro antico, le periferie e il centro da fango e detriti. “E’ assolutamente necessario il riconoscimento di stato di calamità naturale”- dichiara il sindaco Salvatore Vozza, che oggi pomeriggio relazionerà al consiglio comunale su quanto avvenuto nella notte tra
sabato e domenica. L’ufficio tecnico comunale ha anche stilato una mappa dettagliata dei disagi. Per quanto riguarda il rione Savorito, la zona residenziale, tra via Petraro, via Lattaro e via Fontanelle compresi i 189 alloggi della ricostruzione post terremoto è stata completamente allagata. Sono andati fuori servizio gli impianti di sollevamento delle acque nel sottopasso con l’Annunziatella, per un danno di circa 40.000 euro, e si è ostruita la rete fognaria sotto la sede della
Vesuviana: si sono allagati i piani interrati dei palazzi ed è saltato il manto stradale in diversi punti, per un danno di circa 70.000 euro. A rivo Sciuscelle al Cognulo, piazza Fontana Grande si sono riempite le briglie e le vasche di sedimentazione e il centro antico è stato invaso da fango e detriti. Per la messa in sicurezza degli alvei e la pulizia delle vasche serviranno 250.000 euro. Al rivo San Pietro si è intasato il tratto tombato e i detriti hanno bloccato lo sbocco a mare. La pulizia del tratto tombato e dell’area portuale a mare costerà circa 200.000 euro. Al Rivo Faro, rivo Pozzano, rivo Forano si sono intasate le vasche interrate e i detriti si sono sversati su via Acton. La pulizia delle vasche e della strada costerà 250.000 euro al rivo Castello si sono intasate le vasche di sedimentazione e le briglie a causa della frana sul versante del Faito, che è caduta sulla statale sorrentina. La pulizia delle vasche e della strada costerà 150.000 euro. La frana che ha interrotto la strada sul Faito si è ulteriormente aggravata. La sistemazione idrogeologica dell’area e la ricostruzione della sede stradale costerà 150.000 euro. La frana ha causato il crollo di alcuni tratti del muro di contenimento a valle di via Tuoro a Monte Coppola della strada, provocando un grave rischio idrogeologico, con un danno stimato di 200.000 euro. L’alluvione che ha interessato via Madonna della libera con il crollo dei muretti di contenimento e l’invasione della strada con il fango costerà 120.000 euro. La rete fognaria è andata in tilt al centro in via Santa Maria dell’Orto e
dintorni. Lo stesso vale per il centro antico, in via Santa Caterina, e per la zona alta (via Nuova Eremitaggio, Scanzano, Privati, via Pimonte; Danni anche in via Napoli e al San Marco, in particolare in via Giuseppe Cosenza 180. Rimuovere il fango costerà circa 30.000 euro.
Tutto il reticolo drenante del territorio comunale risulta intasato e non è più in grado di assolvere la sua funzione. In particolare occorre ripristinare il sistema di convogliamento delle acque pluviali
provenienti da Gragnano, nella zona di viale delle Puglie. L’importo previsto di lavori è di 100.000 euro. I danni alle scuole invase da fango e acqua – in particolare alla Di Capua
e all’Annunziatella- sono stimati intorno ai 10.000 euro. Infine, gravi danni sono stati riscontrati nel cimitero storico dove è saltato il sistema fognario interno, mentre nel nuovo cimitero sono caduti diversi marmi. Dai loculi laterali, sul lato destro, si sono staccati pezzi di struttura e lastre di
copertura e altri loculi si presentano in procinto di crollo. Diverse zone, in entrambi i cimiteri sono interdette al pubblico. I danni sono stimati in 100.000 euro
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