SANT?ANASTASIA – L’assessore al Bilancio si esprime positivamente sul documento contabile redatto dal centrosinistra ed è polemica nella Casa delle Liberta.
LEGGI IL MANIFESTO DEI CANDIDATI DEL CENTRODESTRA
SANT’ANASTASIA – Che un assessore di centrodestra definisca buono lo stato di salute delle casse comunali (gestite per dieci anni di seguito dal centrosinistra) è sicuramente cosa insolita. E’ accaduto con Armando Di Perna, assessore al Bilancio di Forza Italia e adesso altri candidati della Casa delle libertà chiedono chiarimenti a riguardo. Prima un manifesto in cui si esigeva che il sindaco Carmine Pone governasse senza “consociativismo” e oggi i “candidati del centrodestra” chiedono di capire “Quale ragionamento politico, logico, deduttivo ha seguito l’assessore Di Perna per arrivare a fare certe dichiarazioni?”, domanda Felice Manfellotto, con Mario Gifuni tra i fautori del manifesto uscito qualche giorno fa con il titolo: “Project financing: bocciato”. “Si trattava del bilancio consuntivo redatto dalla passata amministrazione”, spiega Gifuni, esponente di Forza Italia, “il centrodestra aveva l’unico onere di portare il bilancio all’ordine del giorno del consiglio comunale non di approvarlo. Del resto il centrosinistra quando si è trattato di discutere della delibera per la ristrutturazione del cimitero ha preferito non votare lasciando l’aula”. “Viene da chiedersi”, aggiunge Manfellotto, “il bilancio è stato approvato perché le finalità che vi erano riportate sono le stesse del centrosinistra o sono diverse?”. Un problema squisitamente politico, manca il dialogo tra i tesserati e gli apparati politici che stanno governando Sant’Anastasia. Occorre più “democrazia partecipata” come è stato sottolineato nello stesso manifesto. “Le sezioni non sono rimaste aperte dopo le elezioni”, spiegano Manfellotto e Gifuni, “Manca il confronto democratico, non si ragiona delle questioni che saranno poi discusse in giunta o in consiglio comunale, perché non è stato ratificato prima con gli iscritti quale sarebbe stato il tipo di intervento che l’amministrazione avrebbe sostenuto nell’ultima assemblea consiliare?”. Quello che chiedono i candidati del centrodestra è che le sezioni tornino ad accaparrarsi del ruolo istituzionale che gli compete: coinvolgere tutti (iscritti e simpatizzanti) nei passaggi della macchina amministrativa. Una democrazia intesa nel vero senso della parola che possa fare in modo che le persone che si sono impegnate per la vittoria della propria parte politica non si sentano poi degli sterili serbatoi di voti lasciati in un angolo una volta vinto.
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