venerdì 22 Novembre 2024
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Eccezionale ritrovamento archeologico a Nola

NOLA. Il sottosuolo di Nola continua a regalare testimonianze di un passato illustre e florido. Durante i saggi di scavo condotti dalla Sovrintendenza Archeologica di Napoli, all’interno dell’area dell’ex campo di calcio comunale, in piazza d’Armi, dove sorgerà il museo della cartapesta, ad un solo metro di profondità, è avvenuta la scoperta.


Le mura perimetrali di una fortezza rinascimentale hanno fatto capolino ad un solo metro di scavo, lasciando piacevolmente colpito Giuseppe Vecchio, responsabile della Soprintendenza Archeologica che dirige gli scavi con la consulenza scientifica dell’Ares srl di Casalnuovo.

Una scoperta eccezionale, come conferma lo stesso Vecchio, secondo il quale il rinvenimento appena fatto è “uno dei più importanti avvenuti a Nola per quanto riguarda l’archeologia rinascimentale, anche se non è escluso – aggiunge Vecchio – che vi siano, a profondità maggiori anche delle tombe greche”. “Nola – ha proseguito il Soprintendente – ha quasi perso tutte le sue fortificazioni, distrutte alla fine dell’800, quindi questo ritrovamento da la possibilità di recuperare su questo fronte”.

Con il tramonto della signoria degli Orsini e a seguito dell’ascesa al trono di Carlo V Nola fu assoggettata al dominio spagnolo. Probabilmente i nuovi dominatori valutarono poco difesa quella zona della città, decidendo di erigere una cittadella fortificata, che oggi si rivela agli abitanti della Nola moderna in tutta la sua maestosità.

Attualmente l’area degli scavi occupa una superfice di 1500 metri quadrati, mentre le mura di pietra calcarea hanno uno spessore di circa due metri. Nell’area di scavo, che viene valutata come solo un quarto della reale ampiezza della fortezza, sono stati rinvenuti anche gli antichi abbeveratoi che nel 1943 venivano utilizzati dalla cavalleria reale la quale, proprio in piazza d’armi, aveva la sua sede nella caserma Principe Amedeo, futura cittadella giudiziaria.

La scoperta della cittadella rinascimentale, che conferma l’antica vocazione “d’arme” della piazza, non dovrebbe, comunque, inficiare il progetto di realizzare in loco un museo della cartapesta ove dare sede anche alle botteghe artigiane locali. La stessa cittadella potrebbe avere una funzione museale, anticipa lo stesso Vecchio. “Se lo stato della struttura ce lo consentirà – dice Vecchio – non escludo che la stessa possa ospitare buona parte delle opere del museo della cartapesta in modo da valorizzare sia questa incredibile scoperta, sia la nuova struttura che è stata progettata per rilanciare l’attività artistica e artigiana per eccellenza a Nola”.

Il museo, dunque, invece di essere costruito ex novo potrebbe avere già una prestigiosa sede, al momento sottoterra. “Grazie alla sinergia tra Comune di Nola e Regione Campania, che ha reso possibile questo scavo – ha dichiarato Felice Napolitano, sindaco di Nola – oggi ci troviamo di fronte ad una grande possibilità di riscatto dell’intera area di piazza d’armi”.
“La cittadella giudiziaria, quella rinascimentale e quella della cartapesta – aggiunge il sindaco – dovranno essere il volano per lo sviluppo dell’intera area e della città intera”: “La nostra azione amministrativa, infatti – continua Napolitano – è sempre stata testa al recupero di piazza d’Armi, spingendo in ogni sede affinché i progetti in essere divenissero realtà”.
“Ora è venuto alla luce più di quanto immaginavamo e ne siamo piacevolmente sorpresi – conclude Napolitano – questo comporterà l’impiego di maggiori risorse e anche un nuovo sforzo progettuale, ma siamo sicuri che insieme alla Regione Campania riusciremo a valorizzare ogni singola pietra, senza fermare il necessario sviluppo che la città di Nola insegue, dotando l’intera area delle dovute infrastrutture”.

Anna Maria Romano

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