POMIGLIANO D’ARCO. Mille spettatori hanno riempito l’invaso del parco pubblico per assistere la rappresentazione. E, alla fine, tutti in piedi ad applaudire attori e organizzazione
Mille spettatori in piedi ad applaudire attori, regista, scenografi, orchestra e coro. È terminata così, con una standing ovation di circa cinque minuti, ieri sera la rappresentazione della “Cavalleria rusticana” nell’invaso del parco pubblico della città delle Industrie. La manifestazione, un melodramma in un atto di G. Targioni, Tozzetti e G. Menasci, tratta dalla novella omonima di Giovanni Verga sulla musica di Piero Ma scagni, è stata organizzata dall’associazione culturale “E. Caruso”, in collaborazione con l’assessorato al Lavoro, sicurezza e trasparenza di Agostino Libio.
Gli interpreti sono stati: Anna Rita Scognamiglio (Santuzza); Anna Caso (Lola); Vincenzo Di Nocera (Turiddu); Bruno Iacullo (Alfio) e Gloria Vardace (Lucia). L’opera è stata diretta dal maestro Giuseppe Schirone. La regia è stata affidata a Margherita Veneruso. Le scenografie sono state a cura di Luciano Veneruso; le luci e la fonica di Maurizio Vitelli. Orchestra e Coro dell’Accademia Musicale “E. Caruso”.
“Bisogna ringraziare la determinazione del vicesindaco Libio che ha fortemente voluto questa rappresentazione- spiega Carolina Grimaldi dello staff organizzativo- guardando oltre quelle che sono le sue rigide competenze amministrative. Ma il dato importante è un altro: quando ci sono iniziative serie e interessanti, la città di Pomigliano d’Arco risponde. Ieri sera, c’erano giovani e adulti, segno evidente che c’è una gran fame di cultura. E che, oltre a una Pomigliano Jazz, c’è spazio anche per una Pomigliano Classica”. Archiviato il successo dell’evento, già si guarda avanti. Si sta lavorando per una nuova rappresentazione da mettere in scena a metà settembre: la “Carmen” di Georges Bizet.
Francesco Di Rienzo
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