Dal movimento politico Sant’Anastasia Loading riceviamo una nota che pubblichiamo.
Che disastro, il vaso si è rotto. Peccato che il vaso in questione contenesse l’intera comunità anastasiana, ritrovatasi di colpo distesa sul pavimento.
A circa tre anni dal suo insediamento la giunta Esposito ha inanellato una serie di plateali insuccessi. Si parte da un programma elettorale del tutto disatteso per arrivare alla totale assenza di servizi essenziali al cittadino.
Le dimissioni dell’assessore alle politiche sociali Cettina Giliberti sono di enorme gravità. Innanzitutto per le innumerevoli deleghe (pari opportunità, politiche giovanili, spettacoli ed eventi) che l’assessore si era intestata, scelta discutibile, ma in particolare per il vuoto istituzionale lasciato rispetto alle tante ma tante priorità che il suo ormai vecchio ufficio dovrebbe affrontare. Disabili, anziani, indigenti sono soltanto una parte delle questioni urgenti a cui offrire supporto. Insomma, tematiche prioritarie, determinanti per la quotidianità di numerose famiglie. Eppure si è deciso di svilire, umiliare storie di cittadini che meritano la massima attenzione di un’amministrazione comunale da tempo persa nel “gioco” della politica.
A questo punto è chiaro, c’è poco da aggiungere. L’amministrazione comunale non è più in grado di gestire le sorti del paese, oggi più di ieri. Sant’Anastasia non può vivere nell’egoismo e nella smania di potere di uno sparuto gruppetto. Sarebbe opportuno, da parte del Sindaco, prendere atto di un evidente fallimento, senza scadere nel ridicolo, offrendo agli anastasiani la possibilità di essere rappresentati e tutelati in maniera adeguata.
Chiediamo troppa maturità, responsabilità? Forse sì.
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