E’ stato il comico napoletano Paolo Caiazzo ad aprire giovedì 27 luglio il cartellone estivo degli eventi artistici e musicali, tutti gratuiti, che terranno compagnia ai cittadini oplontini fino a domenica 3 settembre.
Un inizio non privo di polemiche perché l’annuncio delle manifestazioni, avvenuto solo il giorno precedente e solo sui social, è stato seguito dall’indicazione che lo spettacolo sarebbe potuto essere visto da sole 200 persone.
Una evidente disorganizzazione che ha alimentato molte polemiche da parte dei cittadini che hanno protestato all’ingresso di Villa Parnaso lamentandosi della mancanza di affissione dei manifesti che avvisassero degli spettacoli e delle modalità di assistere agli stessi.
Ma non è tutto: nella stessa giornata del 27 luglio è stata disposta una ordinanza che vietava il passaggio dei cittadini da Villa Parnaso alla villa comunale in occasione dello spettacolo anche in questo caso senza che fossero stati esposti avvisi su entrambi gli ingressi che informassero i pedoni che sono soliti utilizzare la Villa per transitare da viale Marconi a Corso Umberto.
Ancora una volta gli uffici comunali di Torre Annunziata hanno mostrato una evidente incapacità di programmazione e organizzazione che, come per la ZTL della settimana scorsa annunciata solo pochi giorni prima della istituzione, ha provocato polemiche e disagi.
Sabato 29 luglio è previsto lo spettacolo di Alessandra Tumolillo, con la partecipazione di Ernesto Vitolo; villa Parnaso è sicuramente una location più consona per un’esibizione jazz, mentre Paolo Caiazzo, seguito comico napoletano, meritava una platea più numerosa in un luogo più spazioso e forse nei quartieri più popolari, sempre poco coinvolti in questo genere di iniziative.
Il compito dei commissari straordinari dovrebbe essere anche quello di mostrare un cambio di passo con le metodologie delle precedenti amministrazioni, rivoluzionare gli uffici comunali e avvicinare i cittadini alle istituzioni per scongiurare il pericolo che alle prossime elezioni si ripresenteranno gli stessi candidati, sepolcri imbiancati ridipinti a nuovo.
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