Alla paziente 72enne impiantata una protesi di derivazione all’interno del sistema biliare, in nessun altro modo trattabile né con tecniche chirurgiche, né endoscopie
Al presidio ospedaliero San Leonardo di Castellammare di Stabia è stato effettuato il primo intervento di radiologia interventistica.
La paziente, 72 anni, con diagnosi di neoplasia in stato avanzato, è stata ricoverata presso il reparto di medicina con diagnosi di ittero ostruttivo con valori elevati di bilirubina che ne impedivano il prosieguo del trattamento chemioterapico.
A tale scopo l’equipe del reparto di radiodiagnostica, diretto dal dottor Giovanni Moggio, ha provveduto al posizionamento di una protesi di derivazione all’interno del sistema biliare, in nessun altro modo trattabile né con tecniche chirurgiche, né endoscopie.
“La procedura scelta – spiega il primario Moggio – rappresenta una delle tante tecniche mini-invasive che, eseguite sotto guida radiologica, consentono un risultato non solo diagnostico ma anche terapeutico, permettendo ai pazienti oncologici e non di poter essere trattati secondo le più moderne innovazioni mediche; in linea con i dati della letteratura e con le good clinical practices a livello nazionale e internazionale”.
“Si tratta – aggiunge il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud Giuseppe Russo – di un ulteriore ed importante passo in avanti nel processo di implementazione dei servizi sanitari offerti ai cittadini sulla strada dell’umanizzazione delle cure e dell’utilizzo delle più moderne tecnologie”
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