Per migliaia di famiglie apoartenenti all’Arma è stato un punto di ritrovo, per decenni i familiari di carabinieri hanno trascorso le loro vacanze a Licola e al Lido del Carabiniere sono legati ricordi ed emozioni. Questa stagione la struttura balneare resta chiusa, ufficialmente è andata deserta la gara per l’assegnazione della gestione dopo che la ditta che lo scorso anno aveva vinto il precedente appalto, a fine stagione, ha rinunciato. Ma l’edificio presenterebbe anche problemi strutturali da dover risolvere. In passato era gestito direttamente dall’Arma, poi fu affidato a privati. Il dispiacere si è diffuso sui social network ed in particolare nel gruppo Facebook “Amici del Lido del carabiniere Licola”. Da qui la decisione di promuovere una perizione.
E poi di inviare una lettera, firmata dalla portavoce Maria Grazia Piscopo, al Comando Generale a Roma sia al Comando Legione Carabinieri Campania.
“Egregio Comandante Generale dell’arma dei Carabinieri, sono rispettivamente la moglie e la mamma di due appartenenti alla vostra nobile istituzione, la prego di dare ascolto alla nostra richiesta. Dico nostra perché parlo a nome di molte persone, e non solo del mio nucleo familiare. Frequento il lido da quando la gestione era affidata interamente ai militari, da quando lettini e sdraio li dovevamo portare noi, nostra manu, sulla spiaggia. Da sempre, da anni il lido CC di Licola è per noi tutti, familiari degli appartenenti all’Arma, una sorta di seconda casa, un posto dove trascorrere le giornate estive in assoluta sicurezza e tranquillità, un luogo dove sono cresciute intere generazioni, dove il fatto di avere come vicini d’ombrellone delle persone perbene rendeva le giornate molto più gradevoli di quello che la zona potesse offrire. Eravamo a Licola, località che non brilla certo per l’eccellenza delle acque marine, ma questa carenza era pienamente colmata dall’ambiente sicuro e familiare che il Lido del Carabiniere offriva. La notizia di questi giorni, che il Lido probabilmente non aprirà perché nessuna ditta si è presentata alla gara d’appalto, nonché per altre problematiche a noi sconosciute, ci ha lasciato tutti nello sconforto….come faranno intere famiglie a gestire la stagione estiva, anche in considerazione del notevole disagio economico che ne deriva? Come privare di una simile opportunità tante famiglie,in particolare quelle con bambini piccoli, che indirettamente o direttamente sono legate all’Arma dei CC? Come può la più importante istituzione militare esistente in Italia consentire una simile cosa? Ne deriverebbe anche una perdita d’immagine per tutta l’Arma, oltre che uno sconforto enorme per le famiglie dei tanti militari che ogni giorno col loro lavoro fanno tanto, anzi tantissimo per il bene della collettività. La prego venga incontro a questa nostra richiesta…il Lido del Carabiniere non può restare chiuso…
Fiduciosi in un suo favorevole intervento, le porgo i miei più sinceri saluti e quelli delle tante famiglie per le quali mi sto facendo portavoce”.
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