Pomigliano d’Arco. Una vita spesa per gli altri, sia in campo lavorativo che nel sociale e ora le esperienze acquisite punta a portarle anche in consiglio comunale. È l’intento di Salvatore Polise, 49 anni, lavora all’ospedale San Pio di Benevento ed è candidato nella lista PER le PERSONE e la COMUNITÀ con Marco Iasevoli sindaco.
“La mia esperienza di vita è sempre stata legata all’ambito sociale”, spiega Polise, “dal 2003 sono membro aggregato di una Comunità Missionaria, a livello internazionale con sedi sparse in diversi continenti, cerchiamo di donare un futuro dignitoso alle persone bisognose.
Nel 2006 ho fatto esperienza di missione in due città del Perù, Lima e Cusco.
Dal 2015 sono cofondatore e coordinatore di un progetto di accoglienza e solidarietà rivolto a persone senza fissa dimora, emarginati e famiglie in difficoltà del nostri territori.
La missionarietà, l’ascolto e l’attenzione verso l’altro è sempre stato il carattere distintivo del mio percorso personale”. Ed ora le elezioni. “La scelta della mia candidatura”, aggiunge, “al consiglio comunale di Pomigliano d’Arco viene da un lungo discernimento durato diversi anni.
Premetto che non sono un ‘politicante” e non parlo il “politichese”, la mia politica è quella di strada, fatta di relazioni sane, personali, di ascolto e attenzione verso le necessità dell’altro.
Nel corso delle mie esperienze legate al sociale, spesso mi sono trovato a fronteggiare gli ostacoli che la politica con la “p” minuscola pone dinnanzi ai diritti e alle necessità soprattutto dei cittadini socialmente più deboli.
Davanti a questo triste scenario, già da diversi anni è nata la volontà di farmi sentire dalle istituzioni per fare rete e trovare una collaborazioni nella risoluzione di problematiche sociali.
Tutto ciò ha portato a “mettermi in gioco”, a far sentire la mia voce, a metterci la faccia, impegnandomi in prima persona.
Ho scelto di far parte della rete politica
PER le PERSONE e la COMUNITÀ, con Marco Iasevoli sindaco, perché è formata da persone PERbene, competenti e impegnate da sempre in attività di volontariato e associazioni che hanno una determinata sensibilità verso il disagio socio-economico”. Obiettivi prefissati in caso di elezione?
“Il punto principale del nostro programma è il Patto educativo”, continua Polise, “Questo patto copre la vita sociale, economica e culturale della città: comune, associazioni, imprese, forze de ll’ordine e scuole insieme per fare rete intorno ai più fragili per migliorarne le condizioni di vita. Promozione umana e non assistenzialismo per uscire dalle condizioni di fragilità, per recuperare risorse che possono dare tanto alla nostra comunità. Priorità tra le priorità è la lotta alla dispersione e all’abbandono scolastico: la formazione è la prima leva di emancipazione e noi vogliamo che nessun bambino e ragazzo resti vulnerabile a causa delle problematiche familiari e sociali. Su questo fronte, attiveremo un’azione incisiva perché scuole e associazioni educative, sportive e culturali non lascino mai solo il minore, offrendogli lungo la giornata un punto di riferimento solido. Sono esperienze che già portiamo avanti nel sociale e vogliamo portarle in politica, dove possono diventare sistematiche e strutturali. La mia è una scelta di coscienza e in libertà, non legata a nessun interesse di carattere personale, ma esclusivamente al bene comune”.
Si sente di fare un appello agli elettori? “Oggi propongo la mia candidatura”, conclude, “da persona libera e invito ogni cittadino a riflettere bene su quale sarà la propria scelta, il voto va espresso con coscienza e in libertà. Basta una matita per essere liberi”.
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