di Vincenzo Famiglietti
La fantasia napoletana non ha limiti, travalica l’immaginabile. Soprattutto nell’arte culinaria. “Napoli è un paradiso abitato da diavoli” recitava un antico scritto raccolto in un saggio di Benedetto Croce. Se poi lo si accosta alla cucina, siamo al massimo dell’umana creatività. Napoli patria dei diavoletti da cucina. E come da tradizione comanda, un evento importante quale la vittoria di un fantasmagorico scudetto stimola da parte degli addetti ai lavori la ricerca di invenzioni d’impatto visivo. Ma anche di buon gusto e delizia del palato. Così una rosticceria take away della zona Arenella, via Pigna, ha ideato la frittatina Osimhen. Per renderla “osimeniana” al punto giusto è stato impiegato del nero di seppia, accompagnato poi da cozze e tarallo sbriciolato. Tutti ingredienti tradizionali della cucina nostrana, eccezion fatta per il nero che è più siciliano. Ma stò scudetto è di quegli eventi che ti ricordano che si è benvenuti al Sud. Il tricolore azzurro stimolerà da ora in avanti un’esplosione di immaginazione e ironia tipicamente partenopee. Vincere è bello anche per questo, per tutto ciò che fa da contorno a un’impresa sportiva. A Napoli come in nessun luogo del mondo.
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