MARIGLIANO. Negli ultimi mesi il comandante della polizia locale di Marigliano Emiliano Nacar ha svolto una serie di indagini e predisposto atti molti “delicati” che hanno portato oggi a una situazione davvero preoccupante: viene seguito nei suoi spostamenti e sui social vengono diffusi notizie diffamatorie nei suoi confronti. Una situazione seria di cui il maggiore Emiliano Nacar intende informare la procura di Nola. Da diversi mesi, infatti, Nacar svolge anche il ruolo di responsabile del Personale al Comune di Marigliano. Tra novembre e dicembre 2022 ha effettuato 16 assunzioni di personale, nessuno legato al territorio di Marigliano, ed effettuato circa 22 passaggi e trasformazioni di contratti da part time a full time. Allo stesso tempo, essendo componente del collegio disciplinare ha azionato 6 licenziamenti disciplinari nella nota indagine dei ”furbetti del cartellino” del 2013. Precedentemente aveva azionato il licenziamento della Cancelliera coinvolta negli scandali delle mazzette al giudice di pace di Marigliano. A gennaio 2023 ha anche contribuito a sospendere dal servizio alcuni agenti di polizia locale. Inoltre a dicembre 2022 ha attivato una attività di indagine contro l’ attuale reggente del clan camorristico operante a San Vitaliano e dintorni per i fatti collegati alla aggressione subita da Nacar e alcuni suoi agenti il 31 dicembre 2023. Proprio questa settimana e’ arrivato dalla questura di Napoli il secondo ordine di sospensione delle attività (ai sensi dell’ art.100 tulps) per il bar interessato dai fatti perché frequentato da pregiudicati del clan dominante a San Vitaliano. Dal gennaio 2023 sono arrivati in Comune dossier anonimi contro Nacar tendenti a macchiare la sua condotta e sono apparsi anche dei manifesti, dopo una ulteriore attività di indagine mossa sui centri estivi di Marigliano che avrebbero ottenuto fondi pubblici senza però svolgere le attività previste. Tutti questi fatti sono culminati il 2 marzo con il pedinamento del comandante. “Mi sono accorto durante il tragitto di essere seguito”, spiega il maggiore Emiliano Nacar, “mi sono fermato ed ho notato un veicolo per poi ripartire. Nella serata di ieri, su un sito di Marigliano, ho poi letto un post scritto da un profilo falso che denunciava l’uso privato di un veicolo di servizio e evidenziava che mi ero portato nella stessa data nel Comune di Tufino, dove mi ero recato per motivi istituzionali. Un dato grave, non ho ombra di dubbio sia stato riferito dall’ interno dei miei uffici . E’ in corso un attività di dossieraggio nei miei confronti per il mio operato per le assunzioni svolte e per le grandi trasformazioni avviate nel Comune di Marigliano. Il colpo finale sono stati i licenziamenti disciplinari e le sospensioni, anche ad agenti di polizia locale, nonché la denuncia di alcune condotte omissive del passato che hanno occultato responsabilità di corrotti e corruttori. In ultimo la battaglia contro il crimine organizzato che ha invaso la città di Marigliano, con una piazza di spaccio nel centro urbano ed i servizi che in due mesi hanno portato alla sospensione delle attività commerciali che ospitano questi pregiudicati. Ultima notizia quella disposta proprio dalla Questura. Di certo non potevo immaginare di essere pedinato durante il mio lavoro, ma allo stesso modo non mi fermerò nella lotta contro la corruzione e il malaffare come dimostra la ultima indagine sulle attività illecite svolte dalle associazioni per i centri estivi”. Ma la gravità di quanto accertato da Nacar va ben oltre. “Ho avuto la dimostrazione che le attività di dossieraggio partono dall’interno”, conclude il comandante, “le notizie dei sopralluoghi che voglio svolgere per controllare la ditta dei rifiuti sono state portate all’ esterno. Eppure i rifiuti sono una piaga dell’area nolana e scandaglieremo ogni centimetro finchè non lo sia più”.
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