Un pranzo di Natale ai meno fortunati in memoria di Antonio Condurro, l’anima dell’antica pizzeria da Michele a Forcella, la più famosa al mondo. Il Decano dei pizzaioli napoletani è venuto a mancare esattamente un anno fa, il 26 di dicembre. . La figlia Daniela ha voluto fortemente questa iniziativa solidale per omaggiare il ricordo di un grande uomo che ha speso tutta la sua vita regalando gioia e sorrisi agli altri attraverso l’arte e la maestria di una tradizione antica e nobile. “Non conosco modo migliore per onorare la memoria di mio padre – le parole di Daniela Condurro – se non quello di donare un sorriso agli altri, ai meno fortunati. Per tutta la sua vita mio padre non ha fatto altro che tendere la mano a chi ne avesse bisogno. Lo ha fatto in silenzio. Con convinzione senza mai tirarsi indietro. Ha lavorato ininterrottamente sin da quando era poco più che un bambino, con sacrificio e dedizione ma soprattutto amando con tutto se stesso la pizzeria che era la sua casa, la sua famiglia. Ha insegnato e tramandato l’arte della pizza a centinaia di giovani offrendo loro un mestiere e un futuro. Il modo migliore – continua la figlia – di tenere vivo il suo ricordo è onorare i suoi insegnamenti: amare la pizzeria che è un pezzo della sua anima, lavorare con il sorriso e gratitudine e aiutare gli ultimi”. E così nel giorno di Natale, tanti poveri, famiglie con più di 80 bambini, anziani, immigrati, hanno partecipato al pranzo organizzato dai volontari della comunità di Sant’Egidio, nella chiesa di Santa Maria dei Vergini, nel quartiere Sanità, grazie alla generosità della figlia di Antonio Condurro e di altri imprenditori. In tutta la Campania sono stati più di 8mila i poveri serviti a Natale dalla comunità di Sant’Egidio che durante tutto l’anno si occupa dei bisogni dei meno fortunati. Questa è la Napoli bella, sana, generosa, accogliente. La stessa che ha degnamente rappresentato Antonio Condurro, morto il 26 dicembre dello scorso anno. Avrebbe compiuto 90 anni meno di un mese dopo. 90 anni trascorsi quasi tutti tra le mura dell’amata pizzeria, tra acqua e farina, le pale da forno, la fatica, la folla di clienti che non è mai mancata e i sorrisi di tutti coloro che ha reso felici con la poesia di sapori della sua pizza e il fascino del suo carisma. 90 anni in cui ha rappresentato il legame con la città e, come recita Giulia Roberts nella scena del film Mangia, Prega, Ama, girata proprio nella pizzeria da Michele insieme ad Antonio Condurro, “una storia d’amore con la pizza”
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