“Prima di definire la legge quadro in materia devono essere adeguatamente stabiliti i Livelli essenziali delle prestazioni ed è necessario superare l’iniquo criterio della spesa storica. Il provvedimento rischia di disgregare il Paese soprattutto nei settori più delicati quali l’istruzione e la sanità, con una regionalizzazione dei contratti pubblici e la prospettiva di creare venti sistemi scolastici e sanitari differenti, che viaggiando a diverse velocità lascerebbero indietro la parte più svantaggiata del Paese. In un momento storico così difficile è assurdo ridurre le risorse alle regioni meridionali, già fortemente penalizzate, invece di aumentarle. In continuità con le nostre battaglie contro le disuguaglianze tra il Nord e il Sud del Paese, sia in Parlamento che sui territori, auspichiamo – conclude Saiello – la creazione di un coordinamento con gli esecutivi delle altre Regioni meridionali e con i loro rappresentanti in Parlamento, al di là del colore politico, per presentare una proposta condivisa a difesa del Meridione d’Italia.
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