SOMMA VESUVIANA. Una chiesa gremita, silenziosa e addolorata quella che ha accolto Margherita Giordano, 34 anni appena, insegnante che è morta a Bolzano dove lavorava perchè travolta e uccisa da un camion betoniera. Una morte ingiusta, per la quale non vi sono spiegazioni e allora bisogna appellarsi alla fede. A quella fede ha fatto riferimento don Nicola De Sena, parroco della chiesa di San Domenico nel corso della sua omelia. “Sono tante le domande che ci si pone in una tragedia del genere”, ha detto don Nicola ai fedeli raccolti intorno alla bara di Margherita, “perchè quando accadono simili tragedie cerchi di trovare un senso, di dare una spiegazione e io mi sono messo davanti al Crocifisso a cercare una risposta e il crocifisso mi ha risposto con un’altra domanda. Per questo ho scelto il passo del Vangelo quando Gesù dice ‘Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?’ e davanti a questo grido di Gesù che nasconde tutta l’amarezza, il dolore perchè sente il padre lontano è il grido di tutta l’umanità che soffre, soprattutto l’umanità che vive una tragedia. E allora mi sono detto, la risposta dove la possiamo trovare? La risposta la troviamo nell’amore perché alla fine con l’uomo, la croce è l’incarnazione dell’amore e l’amore pure se apparentemente schiacciato, calpestato e muore. L’amore invece è per sempre perché non teme la morte”. Da qui le considerazioni di don Nicola a cui bisogna rifarsi per sopportare un dolore così grande per la morte ingiusta di una ragazza che aveva una vita davanti, che stava per tornare nella sua città. Si sarebbe trasferita a gennaio dopo anni di sacrifici al Nord, una ragazza che aveva svolto con amore il volontariato nella Croce Rossa, che si dedicava al teatro e ai suoi alunni, una “perla rara” in tempi in cui i valori sembrano essere scomparsi. “In questo amore eterno abbiamo celebrato la liturgia per Margherita”, aggiunge il parroco, “perché Margherita la consideriamo viva e presente in mezzo a noi, non è un ricordo in questo amore eterno Margherita vive. Noi dobbiamo trovare la risposta nella fede, perchè una risposta umana ci farebbe perdere la testa facendo vincere il rancore e non bisogna adesso vivere nel risentimento. Siamo capaci di dare un senso vero alla vita? e allora spendiamola bene prendendo un modello di vita bella, gioiosa e sorridente come Margherita, se riusciamo a fare così, allora diamo anche noi una risposta a questo nostro stare insieme oggi pomeriggio in questa chiesa e non soltanto portiamo Margherita nel cuore, ma la sentiamo presente nella nostra vita. Infine, siamo con il nostro affetto una sola famiglia e mostriamo l’amore di Dio attraverso la nostra vicinanza ai suoi cari”.
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