venerdì 22 Novembre 2024
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Pd Marigliano: “Riqualifichiamo le aree degradate grazie alla legge di stabilità”

MARIGLIANO – Un’opportunità imperdibile per Marigliano che, grazie alla possibilità offerta dalla legge di stabilità 2015, potrebbe riqualificare le aree urbane degradate.

A tal fine il Partito democratico ha inviato, il 2 febbraio, una nota al Commissario prefettizio, invitandolo ad attuare tutte le procedure per strutturare la concreta opportunità, offerta dalla legge di stabilità, riportando finalmente le aree urbane degradate a servizio della comunità mariglianese.

“La legge di stabilità 2015, recentemente approvata dal parlamento – si legge nella nota inviata al Commissario – offre un’importante opportunità ai comuni di riqualificare le aree urbane degradate. Infatti all’interno della manovra 2015 è stato predisposto un piano per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate, diretto alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.
Per poter essere inseriti nel piano nazionale ed accedere ai relativi fondi, gli enti comunali devono presentare, entro il 30 giugno 2015, alla Presidenza del Consiglio, progetti di riqualificazione, secondo le modalità stabilite dal bando, che dovrà essere approvato entro 3 mesi dalla data in vigore della legge di stabilità 2015.
Con la presente, si invita il Commissario Prefettizio, ad attivarsi in tempo utile, in una ricerca sul territorio di tessuti urbani da riqualificare, al fine di consentire alla città di Marigliano, di non perdere questa importante occasione , riportando le aree urbane degradate a servizio della nostra comunità” .

Nella legge di stabilità 2015, approvata pochi giorni prima di Natale, oltre al comma 431 che dà la possibilità ai Comuni di elaborare progetti di riqualificazione, viene disciplinata la procedura per la selezione dei progetti comunali da inserire nel Piano, la stipula di convenzioni o accordi di programma con i Comuni promotori dei progetti medesimi, la trasmissione di dati e informazioni finalizzate al monitoraggio degli interventi.
Nello specifico, i Comuni che vorranno presentare progetti di riqualificazione dovranno presentare: una relazione degli interventi con tavole illustrative ed elaborati tecnici, una documentazione comprovante lo stato di progettazione e il cronoprogramma attuativo, il quadro tecnico-economico e il piano economico contenente le risorse economiche pubbliche e quelle cofinanziate e, infine, le schede relative agli interventi privati con definizione delle risorse impiegate e le modalità di affidamento lavori.
Al fine di ottenere una valutazione positiva del progetto, che sarà trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei ministri, sarà stimata la capacità di ridurre il disagio abitativo e il degrado sociale, il miglioramento del decoro urbano, in particolar modo per ciò che concerne il riuso e la rigenerazione dell’edificato, la tempestività cantierabilità dell’intervento e il coinvolgimento di capitali privati oltre che pubblici.

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