Nola. Un successo l’evento “Statue parlanti”, organizzato martedì al museo Storico – Archeologico di Nola dall’associazione N.A.C Nola Archeologia e Cultura presieduta dall’avvocato Sonia Napolitano, alla quale è affidata l’introduzione dei lavori da lei ideati e curati.
“Questo evento è un’ideazione immaginata e concepita con intensa e profonda originalità di prospettiva”, ha spiegato l’avvocato Napolitano, “per dare anima e vigore spirituale ad un progetto articolato sia nelle valenze socio-culturali e storico-religiose, sullo schermo dell’attualità del nostro tempo super-tecnologico e della digitalizzazione informatica. Un progetto, elaborato e tradotto in plastica efficacia narrativa, in virtù dell’appassionato impegno dei membri dell’associazione NAC e della collega Nicoletta Ranieri, che spera di far vivere la sua prima fase, con la straordinaria e indimenticabile performance teatrale e musical-canora degli studenti del Liceo Scientifico – Classico “E.Torricelli” di Somma Vesuviana Torricelli con la partecipazione degli attori Michele Napolitano e Vincenzo Fiorentini, nella bellissima cornice del Museo Archeologico di Nola, per riscoprire la città e il territorio partendo da cinque uomini illustri Ottaviano Augusto, San Felice, Paolino di Bourdeaux, Giordano Bruno, Tommaso Vitale. Tutto questo grazie anche alla preziosa sinergia e collaborazione del Comune di Nola in persona del sindaco Carlo Buonauro e dell’assessore ai Beni Culturali Vincenzo Martone, al direttore del Museo Archeologico di Nola architetto Giacomo Franzese che ci ha permesso di realizzare questo evento in questo magnifico luogo in cui è custodita la storia del nostro territorio, grazie al Dirigente Scolastico del Liceo “Torricelli” Anna Giugliano, sempre aperta ad ogni iniziativa culturale che possa ampliare gli orizzonti dei suoi ragazzi, ma soprattutto grazie a voi ragazzi che siete il nostro futuro, a voi che attraverso il vostro impegno darete voce alla storia, perché non c’è futuro se non si conoscono le nostre radici.
I giovani ciceroni hanno rappresentato con una performance interpretativa davvero di alto profilo espressivo, i valori e costumi che si rapportano al primato del bene comune, alla carità, alla fede, all’amicizia, all’umiltà e al servizio verso i poveri che accomuna i cinque uomini illustri. abbiamo profuso passione ed entusiasmo, facendo, come si suole dire, squadra nel pieno coinvolgimento partecipativo della comunità sociale”. Ma questo è solo uno degli appuntamenti, intento dei promotori è portare le “statue parlanti” in strada e far rivivere la storia.
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