Pomigliano. Dopo la crisi economica post Covid, la nuova crisi energetica, determinata dalla guerra in Ucraina, ha rappresentato il definitivo colpo di grazia per numerose attività commerciali. Anche la nota pizzeria “Finalmente” di Pomigliano d’Arco ha dovuto abbassare definitivamente le serrande, proprio per l’aumento spropositato delle spese da sostenere. Ecco il messaggio pubblicato su Facebook:
“Abbiamo resistito alle chiusure, alle regole, alle discutibili imposizioni e restrizioni. Ad un certo punto ci siamo ritrovati in guerra. “Finalmente” non chiude perché non ha abbastanza clienti, anzi. Fino all’ultimo giorno il nostro impasto è terminato e ne andiamo fieri. Vi ringraziamo ad un ad uno per questi 7 anni insieme. Per averci elogiato, sostenuti ed incoraggiati. Ma le spese che lo Stato ci sta richiedendo sono piu’ alte di tutto il nostro lavoro e di tutto i nostri sforzi. Lo Stato invece di tutelare il nostro onesto lavoro ci costringe a spegnere le luci. Ma avremo la nostra rivincita.
Grazie di cuore. A presto”
Immediata la reazione di Confcommercio Pomigliano che punta il dito contro l’incapacità della politica di trovare soluzioni adeguate: “A Pomigliano ed in tutta Italia, purtroppo stanno chiudendo anche le attività che non avevano problemi di vendite. Costi oramai insostenibili e la politica?…… LATITANTE“
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