SOMMA VESUVIANA. Momenti di tensione nella vita politica e amministrativa di Somma Vesuviana che portano il sindaco Pasquale Piccolo a “sfogarsi” su Facebook in un lungo post che pubblichiamo per esteso.
Dobbiamo però ricordare un paio di cose al sindaco. Cita il nostro articolo sugli abbattimenti, dobbiamo ricordargli che noi non siamo il “web”, siamo una testata regolarmente registrata al Tribunale di Nola dal 2007 e a dirigere questa testata c’è (caso raro forse unico nel Vesuviano) un giornalista con una carriera ventennale alle spalle e con un’iscrizione all’albo dei professionisti “vecchia” di 11 anni. Questo per dire che quando le notizie vengono pubblicate su questo giornale sono tutte verificate attentamente, ora la caccia alle streghe per scoprire la nostra fonte è quantomeno discutibile. Riteniamo che l’Amministrazione potrebbe impegnare il suo tempo a risolvere i tanti problemi dei cittadini di Somma Vesuviana invece che “investigare” per capire chi, quando, come e dove, ci ha fornito i dati relativi ai 34 manufatti.
Faccio politica da quando avevo 18 anni, ho sempre pensato che la coerenza ed il rispetto dei valori e delle idee, anche di chi a volte si muove controcorrente, vadano rispettati, ma in questi ultimi giorni sto assistendo ad azioni diffamatorie e riluttanti perpetrate da parte di chi non ha né la competenza né le referenze né i requisiti politici e morali.
La mia non vuole essere una difesa, gli atti prodotti parlano da soli e sono accessibili a tutti coloro che hanno interesse, ma di questo relazionerò adeguatamente nelle sede opportuna, che è il consiglio comunale. É necessario però precisare, mi rivolgo in questo momento ai miei elettori, che sono coloro i quali hanno riposto in me la loro fiducia, che purtroppo ho ereditato una situazione comunale catastrofica, e non c’è termine migliore per rendere l’idea della trincea in cui mi trovo a lavorare ogni giorno, il tutto aggravato da una burocrazia esasperante ed elefantiaca. Ho sempre evitato di commentare il passato; linea che ho seguito fedelmente anche in campagna elettorale, ma,visto gli ultimi episodi, credo che sia arrivato il momento di farlo.
Anni ed anni di cattiva gestione, di interventi sbagliati, di opere avviate e mai completate, hanno generato lo stato in cui versa la nostra città. Un solo esempio: lo scempio di S. Maria a Castello, non passa giorno che qualche cittadino non mi chieda di sistemare quella piazza, e che non potrebbe mai comprendere che quello è un cantiere ancora aperto e ci vorrebbero ancora degli anni per completarlo, poichè il costo per ripristinarlo è di gran lunga superiore a quello speso, ciò non toglie che farò il possibile di anticipare i tempi. E oggi, in una città che mi è stata consegnata alla “frutta”, grazie agli errori di tanti, qualcuno che è stato artefice di tanto osa chiedere le mie dimissioni, o peggio mi accusa di mancata trasparenza?
La mia risposta è semplice ed è ancora rivolta ai miei elettori, perché è a loro che maggiormente devo dare spiegazioni. Sto impiegando tutto il mio tempo e le mie energie per tentare di risollevare, con il grosso contributo degli assessori e dei consiglieri, le sorti di questa città rimettendo in moto la macchina amministrativa; un lavoro che per il momento non mi ha dato grande visibilità all’esterno, ma necessario. Non mollerò, non devo fare politica per carriera, non devo “sistemare” nessuno, non devo usare il mio potere per scopo di lucro né permetterò che ciò accada, perciò cari “nemici” politici state tranquilli, nonostante i tentativi continui di ostacolarmi, le talpe, le spie, il boicottaggio, è lontano il tempo della resa.
Chi non è più d’accordo su questo cammino è libero di cambiare rotta e quando, e se, non ci saranno più i numeri per governare, allora e solo allora lascerò. In relazione poi alla notizia diffusa sul web dei presunti abbattimenti, condannando in primis il comportamento squallido di qualche addetto ai lavori che ne ha permesso ad hoc la divulgazione e pur non condividendo l’abusivismo, preciso che nessun atto è stato da me prodotto per tale circostanza, ma gli stessi risalgono a circa due anni fa (D.G.n.8 del 2013) come è facilmente accertabile attraverso gli atti comunali e/o articoli di giornali. Credo di avere ampiamente e più volte dimostrato di non essere legato alla poltrona né economicamente né politicamente, cari “amici!!!”.
Organizzate quindi un incontro pubblico, e tocca a voi farlo, perché siete voi i dubbiosi ed io parteciperò sicuramente, senza giochi a nascondino con profili falsi su facebook o dietro loghi di partito a coprire vecchie conoscenze politiche a cui è sempre piaciuto il gioco della moneta a doppia faccia.
Pasquale Piccolo
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