Sant’Anastasia. Monta la polemica tra opposizione e maggiornaza sulla decisione di far partecipare gli anziani alle spese di fitto per il nuovo centro a loro destinato che sarà inaugurato a settembre in via Mario De Rosa. Difatti, nel consiglio comunale del 29 luglio scorso, è stato approvata la modifica del regolamento Centro Anziani che prevede una compartecipazione della spesa del canone da parte dei futuri tesserati del 30%. L’opposizione però non ci sta e ha espresso la propria contrarietà alla decisione. «Schiaffo alla democrazia e al buon senso che dovrebbe essere alla base di una qualsiasi azione amministrativa- commenta il consigliere d’opposizione Mariano Caserta – dopo avere chiesto di votare il rinvio della delibera, al fine di trovare una soluzione condivisa con tutte le forze politiche e sociali interessati alla questione, la maggioranza non solo ha bocciato la proposta mia, di Nicoletta Sannino e Rosalba Punzo ma irrispettosamente ha approvato la modifica che prevede che il costo del centro sociale ricadesse sugli anziani». «Come gruppo consiliare del Pd non abbiamo condiviso la scelta dell’Amministrazione di porre a carico degli anziani il pagamento del fitto per il 30 % del canone» spiega invece il consigliere democratico Peppe Maiello.
Questa mattina, in aggiunta alle dichiarazioni dei consiglieri d’opposizione diffuse nei giorni scorsi, è stato pubblicato anche un manifesto a firma del gruppo politico Sant’Anastasia Libera.
L’assessore alle Politiche Sociali Cettina Giliberti, però, già all’indomani del consiglio comunale rovente, ha risposto alle accuse e sdoganato quanto espresso dai consiglieri d’opposizione: «La reistituzione del Centro Anziani è stata una volontà dell’amministrazione Carmine Esposito sin dall’inizio del suo insediamento, riconoscendo l’importanza e la centralità degli anziani nelle Politiche Sociali anastasiane nonostante la rescissione del contratto di fitto dello stesso centro da parte della gestione commissariale, fitto considerato superfluo e danno erariale per l’Ente. L’amministrazione Esposito ha fatto la prima scelta coraggiosa. Il regolamento è stato approvato, come da legge, prima nella commissione Affari Istituzionali composta da consiglieri sia di maggioranza che di opposizione. Per Le Politiche Sociali di Sant’Anastasia, negli ultimi due anni, è stata aumentata la quota per la spesa sociale portandola quest’anno a 260.000,00€ in aggiunta ad altri fondi per il socio sanitario. Non è mai stata volontà della nostra amministrazione applicare una compartecipazione della spesa agli anziani ma il caro utenze ci ha sottoposto ad una serie di rivalutazioni. Non è come dicono alcuni che l’attenzione per gli anziani non c’è. Proprio perché c’è si è preferita questa soluzione».
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