Volla. Cani abbandonati, maltratti o lasciati sul balcone di casa al sole e senza acqua; quest’estate si sta rivelando terribile per le volontarie di Volla che lavorano nella cittadina a ridosso dei Comuni di Casalnuovo di Napoli e Pollena Trocchia. Tante le segnalazioni e le operazioni che quotidianamente vengono svolte per recuperare i cani abbandonati e maltrattati. Non solo abbandoni e bastonate, ma molto frequente la prassi di lasciare il proprio amico a 4 zampe fuori al balcone con il caldo torrido e senza acqua. Sul campo non solo l’Ente comunale ma anche tante volontarie che quotidianamente si aggirano nella cittadina vollese per recuperare i nostri amici pelosetti, donne che oggi sono in difficoltà. Lodevoli ma insufficienti per l’alto numero di casi i tanti investimenti economici per reinserirli nella comunità sterilizzati, quasi impossibile trovare loro una nuova famiglia a ridosso dell’estate. É immane l’impegno profuso dalle volontarie per non farli rimanere nel canile e dare loro una seconda possibilità di vita. Ma nonostante l’impegno di questi mesi tutto è diventato insostenibile, troppi i casi di maltrattamenti e abbandoni. Molte le colonie feline che “scompaiono” senza lasciare alcuna traccia. Insomma storie tristi che corrono per le vie di molte comunità tra l’indifferenza della gente. Ma c’è chi chiede aiuto e ha deciso di raccontarci solo alcune delle storie più disgraziate che hanno colpito alcuni cani con l’obiettivo di sensibilizzare i lettori che ci seguono.
Lui è Pardo, la volontaria ci racconta una storia assurda. Dopo anni passati con il suo anziano padrone è stato tolto dalle mani del figlio tossicodipendente che lo maltrattava. Recuperato in strada ha un orecchio “cucito”. Le sue condizioni sono molto gravi ma grazie alle volontarie dopo 7 giorni di canile è riuscito ad uscire, il Comune per lui ha applicando la Legge Regionale n. 3 del 2019. Ora Pardo è in stallo da una famiglia, le volontarie si stanno adoperando per sottoporlo a Tac per capire se possa essere possibile recuperare il suo orecchio.
Un dolcissimo Rottweiler recuperato alcune settimane fa dopo che era stato utilizzato come “arma” per la rapina in un ufficio postale. I rapinatori evidentemente hanno sfruttato la sua cattiva fama di cane aggressivo e lo hanno portato con loro nella speranza di spaventare il personale dell’ufficio postale e i clienti che in quel momento si trovavano lì. Individuati i responsabili il Rottweiler è finito in canile.
Loro sono gli ultimi due abbandoni. Molti sono i cani di razza recuperati senza microchip o con padroni irrintracciabili. Ma nonostante ciò esistono situazioni ancora più brutali come le gravissime condizioni in cui versano i Setter che vengono abbandonati. Razza comunemente “utilizzata” per la caccia vengono dispersi sul territorio dopo esser stati sfruttati al massimo dai cacciatori. I racconti della volontaria sono raccapriccianti, disumani che nulla hanno a che fare con la civiltà e soprattutto con l’umanità. La zona che indossa la maglia nera per gli abbandoni è quella di via Palazziello a Volla nei pressi del Centro Agro Alimentare, area ritenuta idonea dai balordi e scelerati per “gettare” come un vecchio sacco i nostri amici a quattro zampe.
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