venerdì 27 Dicembre 2024
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Interventi di riqualificazione alla scuola media inferiore statale “Alighieri – Pacinotti” : è polemica

a cura di Loredana Monda

MARIGLIANO. Interventi di riqualificazione alla scuola media inferiore statale “Alighieri – Pacinotti” : è polemica. Dopo i danni causati dal maltempo alla struttura di Via San Francesco, che hanno comportato la chiusura del secondo piano e l’avvio di lavori di risistemazione, si innesca lo scontro sulle responsabilità di enti pubblici e privati.

Si è costretti a parlare di “sicurezza nella scuola”, con attenzione ai documenti e alla date di emissione, perché parlare di sicurezza equivale a parlare di incolumità delle persone, buona parte delle quali minori. Dimensionamento, continui furti di materiale e di attrezzature, atti vandalici in costanza di cambi di guardia delle dirigenze, mortificazioni politico – governative, disinteressi degli enti locali, crescente demotivazione dei docenti, crescente reticenza allo studio, alla disciplina e al rispetto delle regole e dell’altro da sé da parte degli allievi, mancato aggiornamento della didattica  sono  alcuni dei fattori che generano, da mesi, disagio alla scuola mariglianese. Detti fattori hanno determinato un calo della progettualità delle singole scuole (anche in quelle che si sono contraddistinte negli anni). E’ venuta, così, a mancare quella spinta propulsiva e motivazionale indispensabile per una crescita sociale diffusa ed efficace delle nuove generazioni.

Paradossalmente, quanto detto passa in secondo ordine quando  si è costretti a parlare anche di “sicurezza nelle scuole” e, talvolta, di superficialità mista ad  incompetenza con cui bisogna confrontarsi. Succede in Italia.

Succede, purtroppo, a Marigliano –  passando dalla situazione generale a quella particolare – che si dia inizio ai lavori di riqualificazione di un istituto in pieno anno scolastico, in presenza degli alunni e senza aver predisposto un nuovo piano di evacuazione. L’unica via di fuga è l’ingresso che affaccia su una strada trafficata, che attraversa un quartiere densamente abitato, edificato in parte senza neanche tenere conto dell’effettiva capacità ricettiva d’infrastrutture necessarie come le scuole. Non è tutto. I lavori in corso potrebbero aver prodotto – stando alla testimonianza di persone ben informate dei fatti – infiltrazioni d’acqua dal solaio (lo stesso riparato una decina di anni prima per le stesse ragioni),  giunte fino alla controsoffittatura attraversata anche dall’impianto elettrico. In questo caso cosa si fa?  Il buon senso suggerirebbe di sospendere le lezioni, di trovare un altro Istituto dove alloggiare in modo provvisorio, permettere tutte le opportune verifiche, ripristinare i danni, predisporre tutte le documentazioni (compreso il piano di evacuazione relativo alle nuove esigenze) e poi riprendere le lezioni in serenità e sicurezza. La città di Marigliano può contare, d’altra parte, su un proprio patrimonio immobile (benché non fosse tutto catalogato fino ad alcuni ani fa) che consentirebbe, forse, anche di evitare spese per affitto locali.

Nei fatti non è così. Alla media statale sono stati disposti i doppi turni, demandando alle deliberazioni degli organi collegiali (Collegio Docenti e Consiglio d’Istituto). Peccato che siano stati, forse, sottovalutati due dati: gli organi collegiali non sono costituiti da tecnici abilitati all’elaborazione di piani di sicurezza e non possono votare oggetti dal contenuto contrario alle norme vigenti. In una triste vicenda che vede al centro di tutto la sicurezza (soprattutto di minori), il richiamo alle responsabilità tocca in tanti: i genitori perché si tratta dell’incolumità dei figli; i tecnici che son pagati per lavorare con coscienza, competenza e completezza; il Comune (in questo caso il Commissario Prefettizio che può convocare per la scuola più conferenze di servizio se è necessario come ha già fatto per associazioni  proprio per ragioni di sicurezza) perché ha il dovere di tutelare i suoi cittadini; i sindacati per la tutela dei lavoratori (quelli che eseguono i lavori e quelli che li subiscono); l’Asl che ha competenze di controllo; i dirigenti scolastici che devono fare da raccordo  tra le varie competenze.

In fondo, tra adulti e minori in quella scuola ci passano più di settecento persone al giorno.

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