CASALNUOVO. Un po’ come nel film “La banda degli onesti” dove un tipografo diventava falsario un fabbro ha deciso di mettersi a coniare in proprio monete da un euro contraffatte.
La scoperta nata dai controlli effettuati dalla guardia di finanza del Gruppo di Torre Annunziata e delle Compagnie di Nola e Casalnuovo di Napoli (coordinati dalla procura della repubblica di Nola) che ha portato all’arresto di due persone, il fabbro Lino Biancardi, e il suo complice Ernesto Paciullo, entrambi 50enni di Casalnuovo. I due, in via San Massimo a Casalnuovo, avevano messo su la loro Zecca clandestina: un capannone di oltre 400 metri quadrati protetta da occhi indiscreti da un muro di cinta molto alto. All’interno macchinari per la lavorazione del ferro, mentre i “clichè di conio erano sicuramente stati realizzati da artigiani esperti. All’interno del capannone sono state trovate anche diverse banconote da 100 euro, per il momento però gli inquirenti non sanno ancora come se le fossero procurate. In tutto denaro falso per circa 15 mila euro, sequestrato così come la stamperia clandestina. Un’operazione cominciata circa 40 giorni fa, quando i militari hanno effettuato dei controlli nei bar dell’area nolana su alcuni apparecchi da gioco nei quali erano state ritrovate monete e banconote contraffatte.
Per non essere scoperti i due trasportavano il denaro falso adottando alcuni stratagemmi per evitare i controlli da parte delle forze dell’ordine, per esempio i soldi falsi venivano occultati nei doppifondi ricavati in autovetture prese in prestito. La guardia di finanza ha accertato che i commercianti disponibili a ricevere monete e banconote contraffatte le acquistavano a metà del loro valore nominale e le Immettevano sul mercato legale, ma questo business era ancora agli inizi, la rete di compravendita delle monete false non si era ancora estesa anche se riguardava proprio diversi locali dell’area nolana.
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