Torre Annunziata. Si facevano pubblicità sui social network come se la loro attività fosse completamente in regola. Un errore che è costato la denuncia ed il sequestro della struttura a tre imprenditori proprietari di altrettanti centri estetici. I controlli della guardia di finanza, infatti, hanno portato alla scoperta e al sequestro di tre centri abusivi e considerati anche evasori totali, nessuno scontrino o fattura che accertasse gli incassi. Il Gruppo delle fiamme gialle di Torre Annunziata (agli ordini del colonello Gennaro Pino) è da tempo impegnato alla verifica di strutture simili, soprattutto per garantire l’incolumità degli ignari clienti che si sottopongono, senza troppe verifiche, a trattamenti di bellezza che possono rivelarsi rischiosi. I militari del colonello Pino hanno così scoperto, due centri a Torre Annunziata e uno Poggiomarino, tre abusivi e completamente sconosciuti al Fisco, presso i quali venivano effettuati trattamenti pericolosi per la salute dei clienti con iniezioni di filler, botulino, nonché di epilazione laser.
In particolare, i finanzieri hanno accertato che i soggetti che gestivano i centri estetici, non erano in possesso di nessuna abilitazione professionale, e sicuri di se pubblicizzavano la propria attività su vari canali social mediante numerosi post contenenti immagini e video dei trattamenti resi. I militari hanno rinvenuto nelle strutture, non troppo grandi almeno questa era l’accortezza per non dare nell’occhio, ingenti quantitativi di sostanze per trattamenti estetici (oltre a confezioni di filler e botulino pronti per essere iniettati, anche creme, fanghi e sieri), attrezzature elettro sanitarie il cui utilizzo sarebbe destinato a soggetti con specifiche abilitazioni.
I gestori degli studi sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per esercizio abusivo della professione, violazione delle leggi sanitarie e le loro posizioni sono ora al vaglio anche sotto il profilo fiscale, in quanto evasori totali.
Uno di essi, intanto, è risultato anche percettore di “Reddito di cittadinanza”, pertanto, le Fiamme Gialle hanno inviato segnalazione all’INPS per l’avvio delle procedure di recupero di quanto illecitamente già percepito, pari a 9.000 euro.
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