GRAGNANO. Maxi sequestro dei carabinieri nella “Giamaica d’Italia” così è conosciuta questa parte dei Monti Lattari dove le piante di cannabis crescono “rigogliose”. Ma oltre alla droga i militari hanno scovato anche un mitragliatore e 18 chili di droga nel sequestro dei carabinieri. Tutto nascosto sotto terra tra la vegetazione dei Monti Lattari
Un arsenale adatto ad essere utilizzato dai clan per uccidere e droga in abbondanza per assecondare la domanda commerciale di centinaia di clienti. Tutto interrato in due bidoni di plastica, all’ombra della vegetazione dei Monti Lattari. Un luogo inospitale, quasi impossibile da individuare. Non lo è stato però per i carabinieri della stazione di Gragnano (agli ordini del maresciallo Angelo Di Santo) che monitorano costantemente anche quel versante della montagna. Tutte le strade sono battute, soprattutto quelle più difficili, in una ricerca che sembrerebbe quella di un ago in un pagliaio. Impegno ed esperienza, tuttavia, premiano e i militari hanno sottratto ancora una volta strumenti di morte dalle mani della criminalità.
Un mitragliatore con silenziatore, tre pistole cal. 9 – una con matricola punzonata e una risultata provento di un furto commesso nel 2017 in un comando di polizia municipale in provincia di Torino – e 65 di proiettili dello stesso calibro. E ancora 18 buste al cui interno erano racchiusi circa 18 chili di marijuana già essiccata e pronta per lo smercio. Non mancano i bilancini e materiale vario per la preparazione delle dosi.
Le armi erano confezionate in modo da resistere all’umidità e al tempo. Saranno sottoposte ad accertamenti balistici e dattiloscopici affinché possano essere abbinate a eventuali fatti di sangue.
La droga, invece, era imballata in atmosfera protetta per mantenere inalterata l’essenza della cannabis. Nonostante l’attenzione per il consumatore finale e grazie all’intervento dei militari, l’erba non raggiungerà mai il mercato e sarà distrutta.
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