Terzigno. Un opifucio con oltre 30 postazioni di lavoro e un enorme volume di produzione giornaliero che non rispettava le più semplici norme in materia di sicurezza sul lavoro. È quanto hanno accertato i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Nola (agli ordini del tenente colonnello Matteo Pio Angelillis) che impegnati in servizi previsti per il costante attività di controllo economico del territorio, ha sequestrato un opificio di oltre
3.500 metri quadri, all’interno del quale erano state predisposte 30 postazioni di lavoro.
In particolare i finanzieri della Compagnia di Ottaviano (guidati dal capitano Giorgio Punzi), hanno denunciato all’autorità giudiziaria per violazioni in materia di tutela della
salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro il responsabile, un 44enne di
origine cinese residente a San Giuseppe Vesuviano (Napoli). Il risultato della verifica effettuata dalle Fiamme Gialle che ha potuto accertare l’assenza di ogni tipo di documentazione attestante il rispetto
della normativa sui luoghi di lavoro, hanno sequestrato l’intero immobile,
più di 900 km di tessuto, 150.000 capi di abbigliamento “neutri” in fase di
lavorazione e 1.500 finiti, nonché 1.600.000 accessori, che sarebbero stati
utilizzati per completare e rifinire i prodotti semilavorati prima di immetterli
sul mercato.
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