Sant’Anastasia. Una bella iniziativa questa mattina al primo istituto comprensivo Tenente Mario De Rosa, nel plesso di via Regina Margherita si è tenuta una giornata dedicata alla legalità. L’evento, fortemente voluto dalla preside Adele Passaro, ha visto gli interventi del sindaco Carmine Esposito e dell’assessore all’Istruzione Veria Giordano. Ospiti: il magistrato Catello Maresca, il comandante della Compagnia di Castello di Cisterna Marco Califano e il sacerdote anticamorra don Aniello Manganiello. L’evento di oggi è la parte conclusiva di un percorso formativo dove i protagonisti sono stati proprio i ragazzi. Gli alunni della De Rosa hanno letto dei testi scritti da don Manganiello e visionato dei docufilm sul lavoro svolto dal magistrato antimafia Catello Maresca e hanno elaborato pensieri e lavori molto significativi. Questo percorso è iniziato il 21 marzo con la giornata dedicata alle vittime innocenti delle mafie e tra i bellissimi lavori dei ragazzi anche dei calligramma con i volti di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Piersanti Mattarella e Francesca Morvillo, persone che hanno sacrificato la loro vita per contrastare il malaffare. All’esterno dell’istituto scolastico ad accogliere gli ospiti una gigantografia di Giancarlo Siani, la giovanissima vittima di un sistema malato e corrotto che lui stesso ha cercato, da giornalista precario, di denunciare. La camorra però decise di zittirlo per sempre, trucidandolo nella sua Mehari diventata oggi il simbolo della lotta alla criminalità. La dirigente scolastica insieme ai docenti della De Rosa ha svolto un lavoro grandioso, l’iniziativa ha avuto l’obiettivo di seminare il seme della legalità nel cuore e nella testa dei ragazzi, futuro della società civile. Il sindaco Carmine Esposito ha parlato agli studenti e risposto alle loro domande incintandoli a diventare le future sentinelle della legalità. L’assessore Giordano, invece, è riuscita a coinvolgere i giovani alunni facendo spiegare loro il significato di legalità. Il comandante Califano ha subito creato un’intesa con gli studenti, ed è riuscito a stabilire un contatto umano e parlato loro senza fare paternali ma con un linguaggio chiaro e diretto, come “un fratello maggiore”. Ha spiegato la necessità di vedere la divisa come un’amica fedele. Coinvolgente il magistrato Catello Maresca che ha narrato ai giovani dei racconti di vita vissuta e di come oggi persiste il suo lavoro contro le mafie. Punta di diamante dell’incontro di questa mattina don Aniello Manganiello, che ha parlato ai ragazzi del becero pregiudizio invitandoli a non abbassare mai la testa ai soprusi. La bellezza del suo discorso ha affascinanto i presenti. Interventi musicali a cura degli insegnanti Vincenzo Bisogno e Daniela Manfredi, i ragazzi si sono cimentati in alcuni brani: Pensa, Magnifica Gente e don Raffaè. Proprio quest’ultimo brano è stato interpretato dagli alunni della De Rosa cercando di riproporre l’ironia utilizzata dal grande autore. Scherno non tanto sottile nei confronti di un boss dietro le sbarre e di come ancora vuole indossare gli abiti del capo indiscusso e giocare con la sottocultura dei carcerieri. Ignoranza sociale che muore quando si scontra con l’educazione alla legalità. I ragazzi con il testo di De André hanno voluto sottolineare che nonostante tutto, questo assurdo e drammatico gioco non lo libererà dalla galera fino alla fine della sua esistenza. La potenza di un criminale finisce dove la legalità vince. Tra le anime dell’iniziativa la docente di Lettere Enza Anastasio, referente alla legalità della De Rosa, che ha coordinato il progetto fin dalla sua aurora. I ringraziamenti della preside sono andati anche all’insegnate Elvira Sbarra per aver coadiuvato l’iniziativa e al personale Ata. Il montaggio video sarà a cura del professore Roberto Esposito Mocerino. Ottimo il lavoro delle docenti d’arte Nicoletta Verrazzo, Miriam Cirillo e Livia Giuliano, infatti i relatori sono stati omaggiati con un bellissimo lavoro interamente realizzato a mano, sul vetro la raffigurazione dell’abbraccio geologico tra Monte Somma e Vesuvio con i colori dell’arcobaleno e in primo piano i tre iconici campanili di Sant’Anastasia, quello del Santuario di Madonna dell’Arco, la chiesa Santa Maria la Nova e il convento di Sant’Antonio, simboli di arte e cultura del nostro territorio. Il convegno è stato moderato dalla giornalista Lisa Terranova.
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