Ieri sera la prima dello spettacolo teatrale al Bellini Chi ha paura di Virginia Wolf?. con la regia di Antonio Latella interpretato da Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Ludovico Fededegni e Paola Giannini. Produzione Teatro Stabile dell’Umbria con il contributo speciale della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli. Lo spettacolo, replicherà fino al 13 febbraio 2022.
Il sipario si apre nel salotto di una coppia di mezza età, è sera tardi, lei ubriaca suona rabbiosamente suona il pianoforte in piedi, suonando “Who’s Afraid of the big bad Wolf” in cui però sostituisce le ultime due parole con il nome della celebre scrittrice, simbolo dell’emancipazione femminile. Arrivano ospiti, una coppia giovane, che dapprima da spettatori assistono a un continuo rinfacciarsi e accusarsi a vicenda, diventano protagonisti.
Martha è la figlia del direttore di un importante college, ha sei anni in più ai George, un insegnante di storia che avrebbe dovuto guidare il dipartimento e, nel mantenimento della linea patriarcale, prendere le redini dell’Università.
L’iconico testo del tre volte premio Pulitzer Edward Albee che, dopo il debutto a Broadway nel 1962 è stato rappresentato in tutto il mondo, diventando un classico del teatro contemporaneo, oltre che un film diretto da Mike Nichols e interpretato da Richard Burton e Elisabeth Taylor. Oggi, la storia della doppia coppia che ha spiazzato il pubblico borghese degli anni ’60 scoperchiando, tra fiumi d’alcool in scena, tutte le frustrazioni, le ipocrisie e le contraddizioni del ceto medio, è nelle mani di Antonio Latella che lo allestisce nella nuovissima traduzione di Monica Capuani.
Il regista parte dall’analisi del testo: «un testo realistico, ma che diventa visionario per la potenza del linguaggio, per la maniacalità della punteggiatura e per la visionarietà, dovuta ai fumi dell’alcool e alle vertiginose risate che divorano e fagocitano i protagonisti. Albee – prosegue Latella – nel rifuggire ogni sentimentalismo, applica una sua personale lente di ingrandimento al linguaggio che sente parlare intorno a sé, ne svela i meccanismi di ripetizione a volte surreali che portano ad uno svuotamento di significato, ma come spesso accade in questo testo, parallelamente mostra come il linguaggio sia un’arma efferata per attaccare e ridurre a brandelli l’involucro in cui ciascuno di noi nasconde la propria personalità e le proprie debolezze. Per fare tutto questo ho voluto circondarmi di un cast non ovvio, non scontato, un cast che possa spiazzare e aggiungere potenza a quella che spesso viene sintetizzata come una notturna storia di sesso ed alcool». Così, saranno i per niente scontati Vinicio Marchioni e Sonia Bergamasco, una coppia inedita e potente, a prestare il volto a George e Martha; accanto a loro, i giovani e talentuosi Ludovico Fededegni e Paola Giannini.
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