Napoli. Liste escluse e progettualità, il candidato presidente Stefano Marzatico: “Guardare ai programmi”.
Lotta alla criminalità e rilancio del quartiere di Napoli Est, così il candidato presidente della sesta Municipalità (Ponticelli, Barra, San Giovanni), l’avvocato Stefano Marzatico spiega come vorrebbe dare slancio ad un terriotrio difficile ma ricco di potenzialità. La piana orientale di Napoli, dove un tempo il Sebeto scorreva ricco e fertile, è oggi una zona che ha bisogno necessariamente di rilancio e di abbandonare l’idea di quartiere periferico e degradato. L’avvocato napoletano, candidato con Catello Maresca, spiega come vorrebbe il suo quartiere e le progettualità in campo nel caso fosse eletto presidente di Municipalità.
Candidato alla presidenza della sesta Municipalità, sarebbe la prima volta che un esponente della destra moderata ricoprirebbe tale ruolo, come pensa di scardinare un fortino di sinistra?
Non è la prima volta che un esponente di centro destra moderato concorra alla carica di presidente. È tuttavia la prima volta, credo, che ci sia un candidato presidente scelto da un candidato sindaco noto magistrato antimafia. Questo si è la prima volta, e ne sono lusingato. Per scardinare un fortino del centro sinistra bisogna far comprendere alla gente che gli schemi ideologici sono finti, obsoleti e rappresentano la morte del nostro paese. Bisogna guardare ai programmi e non più ad idee di nicchia.
Un territorio difficile ma con un potenziale umano in grado di trasformare un’ ex periferia industriale in un centro socio-culturale ed economico in grado di essere non più un’appendice ma un ramo fondamentale dell’organo centrale di palazzo San Giacomo, come intende attuare questa operazione?
Il Presidente eletto dovrà lavorare sottobraccio con il sindaco eletto. Non si deve più ripetere la politica isolazionista di De Magistris che mostrava interesse solo nei confronti di quelle Municipalità vicine a lui politicamente.
Dispersione scolastica e devianza giovanile, nei quartieri Ponticelli-Barra-San Giovanni, una ferita da troppo tempo aperta. È ancora possibile correre ai ripari e dare a questi ragazzi un futuro lontano dalla camorra?
Non solo è possibile ma credo immediatamente realizzabile. Anzitutto bisogna usare ogni mezzo per estirpare il fenomeno criminoso. Bisogna stanarli con una presenza costante delle forze dell’ordine e con un sistema di videosorveglianza attiva 24 ore su 24 nei luoghi più sensibili quali ad esempio i rioni popolari. Contestualmente bisogna portare il verbo della legalità tra i cittadini meno abbienti, far comprendere loro che un’alternativa c’è. Il grosso poi lo deve fare la politica nazionale con serie politiche del lavoro.
La coalizione di Maresca ha perso pezzi (attendiamo naturalmente sentenza del Consiglio di Stato) la sua lista è tra quelle escluse, questo la intimorisce o è un input per andare avanti nonostante tutto?
Nulla mi intimorisce eccetto la giustizia politicizzata. Nel 2016 il centro sinistra perse numerose liste per i medesimi vizi delle liste di Maresca. Eppure il Consiglio di Stato le reintegrò. Per logicità dovrebbe accadere la stessa cosa, se così non fosse allora per ovvie ragioni sarei seriamente intimorito. Ma se dovesse accadere sarò ancora più motivato. Lo devo al mio territorio.
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