SOMMA VESUVIANA. Da una delle insegnanti del I° Circolo didattico di Somma Vesuviana, Katia Cozzolino riceviamo una lettera sul festival della matematica che volentieri pubblichiamo.
Gentile Direttore,
conoscendola, so che non Le mancherà la bontà di pubblicare queste righe.
Mi presento, sono la maestra Katia Cozzolino del primo circolo didattico di Somma Vesuviana.
Ho collaborato con la Dirigente Carla Mozzillo e il Prof. Giuseppe D’Avino, docente di Matematica e Fisica
presso il liceo Scientifico – classico “E. Torricelli” di Somma Vesuviana, alla realizzazione del “Festival della
Matematica”. In data odierna si è concluso il Progetto ideato dal Prof. D’Avino e che ha visto coinvolti i
circoli didattici del nostro territorio. Alle ore 15.30 nel cortile della scuola primaria di Via Roma, si sono
esibiti gli alunni delle classi quarte e quinte di tutti i plessi del 1°Circolo Didattico “R. Arfè” alla presenza di genitori, maestre e Dirigente Scolastico. Dopo una breve presentazione, da parte mia, relativa al lavoro svolto e all’impegno profuso da tutti i partecipanti al progetto, la manifestazione ha avuto inizio con l’esibizione del ‘piccolo coro’ che ha eseguito l’Inno di Mameli. Successivamente, c’è stato un breve saluto da parte del Dirigente Dr.ssa Mozzillo e del Professore D’Avino e, infine, a suon di musica, ciascun plesso ha allietato il pomeriggio con filastrocche, canzoni e barzellette, tutte inerenti questioni di matematica. La regina delle scienze, la matematica, è stata la seconda protagonista, i primi attori sono stati i ragazzi che, con entusiasmo ed allegria, hanno dimostrato come si possa apprendere giocando. Tutti si sono convinti che è meglio studiare la matematica perché è come il prezzemolo presente in ogni cosa che facciamo. Lo scopo del festival è stato quello di vincere un antico pregiudizio, ritenere la matematica una disciplina per pochi eletti. I docenti hanno fatto di tutto per
appassionare i ragazzi, il professore D’Avino con quiz di logica strani e divertenti, con oggetti
particolari (ologrammi, bocce di Newton, termometro a distanza, lampada al plasma, ecc…) ha destato
curiosità e interesse. I ragazzi hanno mostrato entusiasmo e i test proposti sono stati svolti da tutti e,
successivamente, ripresi e discussi con le maestre. Che dire? Abbiamo seminato. Un progetto in fase
embrionale è stato poi condiviso e ampliato. Siamo riusciti a far amare la matematica ai ragazzi? Non lo
sappiamo, è troppo presto per dare una risposta. L’unica certezza è che tutti si sono divertiti e che in ogni
caso … ci abbiamo provato.
Vi ringrazio per lo spazio offerto.
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