Casandrino – I lavoratori della ditta che si occupa del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani a Casandrino hanno incrociato le braccia.
Motivo della protesta, comunicata al Comune lo scorso giovedì con una nota in cui si annunciava lo stato di agitazione delle maestranze, è il mancato pagamento dello stipendio di marzo. I lavoratori del cantiere di Casandrino, dipendenti del Consorzio Cite di Salerno, percepiscono lo stipendio il giorno 15 e ad oggi lamentano ritardi che a parere dei rappresentanti sindacali potrebbero protrarsi per tutta la settimana. Ci troviamo di fronte a soggetti per lo più monoreddito che non riescono a sostenere eventuali ritardi dei pagamenti senza, tra l’altro, essere avvisati ne dal Comune ne dalla società. Questa situazione, che si ripete da molto tempo, ha stancato i lavoratori che non sono più disponibili a lavorare senza certezze sul pagamento dello stipendio. Per questa ragione stamattina hanno incrociato le braccia per protestare e non stanno svolgendo il servizio. Siamo stanchi delle chiacchiere, vogliamo i fatti, chiosano gli operatori ecologici. L’amministrazione, dichiarano alcuni dipendenti, sembra essere non interessata a questa problematica trincerandosi dietro uno scaricabarile che penalizza solo noi e le nostre famiglie concludono i netturbini. Solidarietà ai lavoratori arriva dal gruppo Cambiamo che con il consigliere Angelo Chianese, sul proprio profilo FB scrive “Solidarietà e vicinanza agli operatori del servizio raccolta rifiuti che sono in stato di agitazione per non aver ricevuto lo stipendio. Questa situazione, che si ripete ciclicamente, umilia i lavoratori e penalizza i cittadini. È arrivato il momento di affrontare, in maniera seria, questa vicenda. L’amministrazione comunale ha il dovere di tutelare, in ogni modo, le maestranze e far sentire la propria voce nei confronti della ditta che gestisce il servizio. Al momento a Casandrino l’inizio della primavera vede le strade invase dai rifiuti e i dipendenti in sit-in sotto il palazzo municipale.
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