SOMMA VESUVIANA. E’ il primo sindaco donna (seppur facente funzioni) di Somma Vesuviana, ha 40 anni compiuti da poco e si ritrova a gestire un incarico importante che le è “piovuto” addosso pochi giorni dopo essere diventata mamma per la seconda volta (il 19 gennaio è nato Luca) ed ora si trova a ricoprire un ruolo difficile in un momento delicato per la città dopo l’inchiesta sui lavori al campanile che hanno portato alla sospensione del sindaco Pasquale Piccolo per effetto della legge Severino.
Allora Clelia, rinnovandole gli auguri per la nascita del suo secondogenito, le chiedo come si sta trovando nel ruolo di sindaco?
Tutto bene, cerco di incastrare gli impegni di neo mamma con quelli istituzionali che all’improvviso sono diventati più onerosi.
Abbiamo scritto in questi giorni delle diverse riunioni che ha tenuto in municipio appena il segretario generale le ha comunicato il suo nuoco incarico, cos’altro ha fatto da quando è diventata sindaco?
Il 26 scorso la dottoressa Raimo mi ha notificato la nota prefettizia di sospensione del sindaco. Mi sono incontrata con lei e poi sono passata dallo staff del sindaco per chiedergli di contattarlo immediatamente.
Non ci eravamo visti per alcuni giorni, mi aveva soltanto mandato un sms di auguri per il mio secondogenito. Dopo di lui ho chiamato anche il presidente del consiglio comunale Pasquale Di Mauro, la seconda carica istituzionale del nostro Comune.
Ho poi convocato, per il pomeriggio, una riunione con i consiglieri di maggioranza ed una con gli assessori e, per la mattinata del 27, un’altra con i consiglieri di minoranza. Ritenevo tali incontri doverosi in questa fase.
Di cosa avete discusso con Piccolo e Di Mauro?
Al sindaco ho detto che mi era stato notificato il decreto prefettizio e gli ho chiesto se c’era qualcosa di urgente da fare e se e quando fosse necessario vederci, al presidente del consiglio invece ho chiesto un incontro.
E cosa le hanno risposto?
Il sindaco mi ha augurato buon lavoro, Di Mauro mi ha detto che, purtroppo, per i prossimi due giorni era bloccato e non sarebbe riuscito a vedermi.
E con la sua maggioranza, invece, come è andata?
Poiché alla riunione del 26 si sono presentati solo pochi consiglieri l’invito è stato ripetuto anche per il 27 sera, con la stessa scarsa partecipazione.
Avrei voluto comunicare di persona, e non solamente attraverso una mail Pec o attraverso un freddo sms, la mia investitura e assicurare la mia piena volontà, seppure in un periodo non facile, di assumermi la responsabilità di guidare l’Ente fino al 6 febbraio prossimo. (data entro la quale il sindaco potrebbe ritirare le proprie dimissioni prima di farle diventare definitive, ndr) Avrei voluto inoltre chiedere loro di essere presenti al Comune ed onorare il mandato di amministratori fino alla fine della consiliatura.
Le dico, invece, che purtroppo a 4 giorni dal mio insediamento, il presidente del consiglio non ha ancora ritenuto opportuno incontrarmi e dei consiglieri di maggioranza ho visto soltanto D’Avino, Nocerino, Anita Di Palma, Sommese, Giuseppe Di Palma, Piscitelli e Marigliano.
Per quanto riguarda la minoranza ringrazio il consigliere Salvatore Granato, l’unico presente fisicamente, e i consiglieri Auriemma e Cimmino che si sono scusati dell’assenza dovuta ad impegni lavorativi. Degli altri non ho sentito nessuno.
Una situazione che appare complessa, come già lo era stato prima dell’intervento della magistratura. Ma il suo ruolo non le impone solo scelte politiche, da un punto di vista amministrativo cosa ha fatto nell’immediato?
Ho convocato per il 27 mattina una riunione dei dirigenti e responsabili delle aree del Comune. A loro ho chiesto di relazionami per iscritto su tutto ciò che aveva impegnato gli uffici negli ultimi 10 giorni e su quello che li avrebbe impegnato nei successivi, fino al 6 febbraio, e di continuare a lavorare come sempre, seppure in un periodo di evidente confusione politica e amministrativa.
Nella stessa mattinata, insieme alla segretaria comunale, ho incontrato anche i carabinieri che stanno proseguendo alcune indagini. Ho dato loro la mia piena disponibilità e collaborazione e quella dei vari uffici affinché si faccia piena chiarezza su tutto quanto ci sta coinvolgendo.
Come sindaco e come neomamma sarà super impegnata nei prossimi giorni. Come si sente a dover affrontare tanti impegni?
Già è vero, avrei preferito almeno godermi la prima settimana di rientro a casa dall’ospedale, sono stata dimessa solo domenica scorsa, ma ritengo importante tener fede, per il mio senso di responsabilità, di dover far fronte agli impegni istituzionali che ho assunto e li onorerò al meglio fino al 6 febbraio. Dopo, non so.
Perchè dice dopo non so, ha fatto già più volte riferimento alla data del 6 febbraio, come se fosse tutto deciso
Significa che non so cosa succederà. In linea generale mi auguro che la nostra città venga amministrata sempre meglio e che, qualora dovesse esserci un cambio, gli amministratori che ci succederanno onorino sempre, con responsabilità e dedizione, il mandato affidato loro dai cittadini.
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