venerdì 22 Novembre 2024
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Giliberti: “Ecco le ragioni delle dimissioni, un consiglio al neo assessore”

SANT’ANASTASIA. A cinque mesi dalle sue dimissioni l’ex assessore alle Politiche Sociali di Sant’Anastasia, la psicologa Cettina Giliberti scrive una lettera aperta in cui spiega le vere ragioni che l’hanno portata alle dimissioni e dà un consiglio a chi l’ha sostituita nella giunta del sindaco Lello Abete. Di seguito pubblichiamo il testo integrale della missiva.

Politiche Sociali di Sant’Anastasia: eredità da recuperare e preservare accuratamente!

Caro neo Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sant’Anastasia,
ti scrivo per augurarti un buon lavoro e per renderti noto lo stato dell’arte fermo a quasi 5 mesi fa, sperando tu faccia tesoro di ciò che ti scrivo e soprattutto dell’eredità lasciata a questo Assessorato, ben consapevole che raccoglierai sicuramente i frutti della semina che per due anni intensi e difficili, seppur belli, ho provveduto a curare. E ti scrive chi, dopo due anni di incondizionata fedeltà, presenza costante e proficua, lotte di pensiero di fronte ad incomprensibili posizioni inette e un fare operativo a 360 gradi, che molto spesso mi vedeva agire sola soltanto perché si credevano impopolari mie scelte, non ha ricevuto né una nota di merito né un riconoscimento di stima se non quello, fortunatamente più importante, dei cittadini.
Questo è quello che potrebbe spettare anche a te, nonostante tu sia stata scelta non dai cittadini ma da un’amministrazione che ha visto in te le giuste doti per proseguire un lavoro già iniziato ed altro da costruire. Dopo quasi 5 mesi in cui il settore Politiche Sociali è stato accantonato come fosse un libro da archiviare e non una pianta da coltivare, mi auguro che con tempismo e tempestività tu possa recuperare tutto ciò che la Politica, dimostrando quanto (non) tiene all’importanza di questo settore e dei cittadini, ha abbandonato per dare spazio a chissà cosa altro.
Approfitto di questo spazio per chiarire anche qualche cosa.
Trascorsi ormai quasi 5 mesi dalle mie dimissioni da Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sant’Anastasia intendo spiegare una volta per tutte il motivo scatenante. Ma ci tengo a precisare una cosa. Per mesi sono stata in silenzio perché, per mia indole, non mi andava di strumentalizzare le mie dimissioni visto che sono arrivate perché avevo io, probabilmente vedute diverse. Ma ora non posso farne a meno, perché ho sperato cambiasse qualcosa in questi 5 mesi e mi riferisco in particolare al settore delle Politiche Sociali.
Ad oggi, nonostante io, dopo le dimissioni, abbia delucidato su tutti i servizi ancora sospesi e sulle questioni importanti da portare a termine a stretto giro, constato, con grande amarezza, che nulla è cambiato, anzi!
Ma andrò per gradi…perché mi preme aggiornarti su una parte d’eredità di cui non si ha traccia.
Più o meno ad aprile è terminata la gara per l’affidamento del Servizio di Responsabilità Familiari e Centro Minori, per intenderci il servizio che ha permesso la presa in carico di cittadini e famiglie del nostro territorio che non potevano ricorrere ad una terapia psicologica privata. Dall’esito della gara, finchè ero io Assessore, ogni settimana mi interfacciavo con l’Ambito per l’aggiudicazione della stessa, considerato che il servizio è stato un vero e proprio fiore all’occhiello per questo Comune ed ancora oggi arrivano a me richieste per potervi accedere. Superati un paio di mesi per l’acquisizione delle dovute documentazioni, come si giustifica il fatto che trascorsi ancora altri 5 mesi, del servizio nemmeno l’ombra???
Non volendomi soffermare su altre cose, intendo puntualizzarne due.
La prima. Il Comune di Sant’Anastasia aveva l’opportunità di attivare sul territorio, grazie a fondi ministeriali, due sezioni Primavera, ovvero due classi di 15-20 bambini ognuna di età compresa tra i 24 e 36 mesi, da ubicare presso due plessi scolastici, con il beneplacito delle allora dirigenti degli I.C.. Per uno dei plessi mesi fa si prospettò una difficoltà relativa all’ubicazione di altro proprio in quella sede, per cui, fino a pochi giorni prima delle mie dimissioni ho provato a concertare con la Dirigente una diversa alternativa al fine di recuperare per quest’anno il finanziamento per questo servizio. Per l’altro plesso l’alternanza di dirigenza e alcune difficoltà pare rilevate in precedenza dalla stessa non ha reso possibile l’attivazione così come previsto in precedenza. Ora che in uno dei suindicati plessi non è prevista ubicazione di altro, perché non si è provveduto a procedere per almeno una sezione Primavera lì e quindi a voler precludere ad alcuni utenti la possibilità per quest’anno di usufruire di un servizio?
La seconda. Questione Servizio Integrativo all’Infanzia. Sempre con i fondi PAC (Piano Azione e Coesione) il Comune di Sant’Anastasia poteva attivare, già da questo settembre, questo servizio rivolto a 15 utenti di età compresa tra 0 e 36 mesi, per 5 giorni settimanali . Da quando sono andata via io chi si è occupato di ciò?
Il finanziamento, diviso in due annualità e relativo ai lavori di riqualificazione della struttura, all’acquisto di arredi e alla gestione presso l’I.C. D’Assisi ha richiesto, ma non credo di dovertelo spiegare io, perché magari a breve te ne accorgerai chiaramente per altri finanziamenti qualora si avesse l’opportunità di accedervi, un continuo monitoraggio ed una costante attenzione . E me ne sono occupata io per il nostro Comune , nonostante fosse di pertinenza anche della Pubblica Istruzione.
In due anni sono stati continui gli aggiornamenti, i confronti con l’Ambito 25, le sollecitazioni ai funzionari e l’attesa di documentazione da parte del Ministero relativa a proroghe, accettazioni e dinieghi e nonostante grandi difficoltà, spesso di comunicazione ed interpretazione, ho avuto la tenacia di stare dietro alla questione affinchè questo servizio utile alla nostra Comunità non venisse perso per mancato finanziamento. Dopo mesi di discussioni si concerta l’inizio dei lavori di riqualificazione dopo l’ennesima e per noi vantaggiosa proroga.
Oggi, dopo 5 mesi, mi chiedo “Perché non si è ancora proceduto per la gara relativa all’esternalizzazione della gestione? Forse bisogna ancora pensare? Quali scuse ancora inventare? Quanto tempo ancora perdere? E soprattutto, perché si è cercato in tutti i modi di denigrare una determinazione, la mia, nel veder realizzata questa opera con annesso servizio???”. E qualcuno spieghi perché i lavori che potevano essere terminati a giugno sono invece terminati a settembre? E se non mi fossi attivata personalmente io per acquisire l’ennesima proroga per i lavori oggi cosa sarebbe stato di quest’opera che sembrava non dovesse mai partire? La risposta è che si sarebbe perso il tutto.
Io mi sono sempre chiesta, rilevando continue criticità e rallentamenti da parte di tutti “Perché, con tutti i tagli economici che i Comuni hanno e subiscono non si prendono posizioni nette, determinate e soprattutto logiche riguardo la certezza tangibile di non far perdere al nostro paese un servizio ai cittadini più piccoli e ad alcune famiglie, completamente finanziato ?”
Ecco perché sono andata via! Non si può in un’amministrazione lottare prima con i compagni di squadra che dovrebbero volere le stesse cose tue per il bene comune, per affermare l’importanza di certe posizioni. Queste non sono scelte che gli amministratori devono permettersi il lusso di pensare di dover fare o meno. Quando si tratta di servizi ai cittadini e per giunta finanziati non dall’Ente Comune, visti i numerosi tagli a livello più alto, si deve andare avanti nonostante la non volontà di qualcuno, l’inefficienza di altri o quant’altro ancora.
E in merito a questa cosa, così come si può evincere dalla mia lettera di dimissioni datata 6 giugno 2016, e che provvederò a pubblicare qualora qualcuno tentasse di smentire cosa sto dicendo, la sottoscritta è stata profondamente offesa da chi non ha, probabilmente, nemmeno idea di cosa si parli.
Io ricordo a tutti che spesso lasciare, anche se a malincuore la nave, è un atto di coraggio se si pensa che io per servire i cittadini non sono stata nominata da esterna ma mi sono candidata, sono stata eletta come prima nella mia lista ed ho scelto di lasciare il Consiglio per fare l’Assessore. Una scelta sicuramente non di comodo, ma dettata dalla mia operatività.
E ora che nessuno venga a inventarsi che la gara per la gestione ora parte, perché in 5 mesi come si spiega perché tutto è andato a rilento e altro non è stato fatto?
E che nessuno venga a dirmi di risentimento personale perché io di certo non mi sottraggo dal dire che al di là della delusione politica c’è quella umana perché non è vero che le mie dimissioni sono state un fulmine a ciel sereno visto che le avevo inviate in privato al Sindaco tre giorni prima di quelle poi protocollate e lui ha creduto bene di sorvolare, lasciando così andare via chi per due anni gli è stato fedelmente accanto. Stava forse aspettando questo? Ma non parliamo qui di una questione tra fidanzati: la politica è una cosa seria. E per me oggi è importante sgomberare il campo da false dicerie e stupidaggini varie per cui io sarei andata via per capriccio, per tradimento o chissà per quale cosa. Si, per evitare un tradimento ai cittadini, quello si! Perché mai avrei consentito di perdere finanziamenti che potessero dare la possibilità di attivare dei servizi nei quali, forse io da sola, credevo.
E lascio da parte i gossip, le molte incomprensioni e le non digerite reazioni rispetto a fatti gravi di fronte ai quali il primo cittadino non ha preso posizioni incisive se non la semplice rimproverata di un maestro ai suoi alunni di scuola elementare, non ultima una discussione che ha visti partecipi membri che mai si sono interessati a certe questioni e credevano di erigersi a grandi luminari sulla questione in merito. Ma di questo, spero, tu sarai risparmiata, anche perché qualcosa mi induce a pensare che nessuno, per esempio, dovrà difenderti da alcun manifesto di ineguagliabile bassezza, ma solo perché tu non ne riceverai. E sai, le cose brutte non sempre si ricevono per mancato merito, in politica funziona purtroppo così.
Ecco perché io sono andata via! Perché la mia coerenza, unita alla mia accertata antipatia e presunzione, non mi permetteva più di scontrarmi con chi non ha interesse per certe cose, o meglio per l’idea che ho io di bene comune.
Ci sarà da lavorare tanto, su un terreno già solcato dove ti troverai a raccogliere cose belle e ormai già fiorite e su un terreno ancora incolto, spero non troppo arido, su cui potrai seminare i futuri frutti di cui tutti potranno giovare.

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