CASALNUOVO. Lotta all’abusivismo edilizio, ruspe in azione per gli abbattimenti. Il Sindaco Massimo Pelliccia: “E’ ferma la nostra intenzione di ostacolare, con tutti i mezzi a nostra disposizione, ogni forma di abusivismo edilizio”.
Casalnuovo. Lotta all’abusivismo edilizio, ruspe in azione questa mattina per demolire un manufatto abusivo di via Campana oggetto di R.Es.A. (Registro Esecuzione Abbattimenti). In esecuzione della delibera di giunta relativa all’approvazione del “Progetto Definifitivo – Esecutivo dell’Immobile abusivo acquisito e trascritto a patrimonio comunale”, questa mattina le ruspe hanno demolito uno degli scheletri simbolo dell’abusivismo edilizio. L’operazione, avvenuta in danno alla ditta esecutrice dell’opera, è stata portata a termine con l’ausilio di agenti polizia, carabinieri della locale tenenza e vigili urbani che hanno garantito l’ordine pubblico durante l’esecuzione degli abbattimenti. Sul posto durante la demolizione anche il sindaco Massimo Pelliccia: “Nessun passo indietro rispetto a quanto è stato annunciato in campagna elettorale. E’ ferma la nostra intenzione di ostacolare, con tutti i mezzi a nostra disposizione, ogni forma di abusivismo edilizio. La nostra città – ha aggiunto il primo cittadino – va tutelate e rispettata. Andremo avanti sulla scia del percorso tracciato operando nel pieno rispetto di tutte le normative vigenti in termini di lotta all’abusivismo edilizio, agendo a salvaguardia ed a tutela del nostro territorio”. Sul capitolo R.Es.A. l’amministrazione comunale si è attivata conferendo un incarico legale al fine di recuperare tutte le indennità di occupazione sine titulo dovute e non versate da parte degli occupanti. Intanto proseguono, senza sosta, tutte le altre attività messe in campo dall’amministrazione per contrastare il fenomeno dell’abusivismo edilizio: l’ente, infatti, si avvale del servizio di telerilevamento satellitare che, attraverso un sistema di sovrapposizione di fotogrammi ed immagini satellitari, consente di intervenire tempestivamente con le apposite misure repressive e sanzionatorie. Il funzionamento di tale attività ha portato alla scoperta di numerosi abusi, oltre cento dei quali sono stati risolti con procedure di autodemolizione. Numerosi anche i casi in cui per far fronte alle mancate ottemperanze dei provvedimenti si è proceduto ad acquisire i beni a patrimonio comunale. A tutela di tutte le attività amministrative, gli uffici tecnici comunali sono stati invitati a richiedere informazioni antimafia circa i richiedenti titoli edilizi in caso di richieste formulate da operatori economici e riguardanti interventi di valore superiore a 250mila euro.
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