SOMMA VESUVIANA. Case abusive e non condonabili destinate all’abbattimento, per il momento sono 34 gli immobili che diventeranno patrimonio comunale e poi saranno abbattuti non avendo i requisiti per poter essere utilizzati come opere di interesse pubblico.
L’ultimo incarico ricevuto dal dirigente Pasquale Molaro prima delle tormentate dimissioni di ieri pomeriggio era proprio questo: avrebbe dovuto lavorare sull’elenco delle pratiche che gli erano state inviate dalla responsabile Servizi Tecnici del Comune.
Si tratta di opere abusive compiute in abitazioni che sono distribuite su tutto il territorio comunale, dal Parco Nazionale del Vesuvio, alle periferie.
Tra i nomi di chi ha edificato in maniera abusiva, e ora si vedrà abbattere il proprio manufatto, spicca anche quello dei genitori di una consigliera comunale di maggioranza.
Nomi dei proprietari
1 Maria D.S., Massimiliano e Paolo D.S.
2 Alfonso e Vincenzo I.
3 Sofia S.
4 Gennaro S.
5 Pierpaolo V.
6 Gennaro A. e Chiara C.
7 Giovanni M.
8 Pasquale e Raffaela G.
9 Salvatore P.
10 Antonio B.
11 Giuseppina C.
12 Domenico D.P.
13 Vincenzo A.
14 Santino N.
15 Maria D.S. e Antonio C.
16 Vincenzo N.
17 Arturo T.
18 Salvatore, Grazia, Vincenzo e Ferdinando D.A.
19 Anna M.
20 Anna F.
21 Agostino G.
22 Anna G.
23 Alfonso C.
24 Giovanni P.
25 Saverio S. e Giovanni S.
26 Raffaele L. e Maria D.A.
27 Giuseppina G. e Luigi R.
28 Rosa M.
29 Bernardo C.
30 Anna F.
31 Salvatore L. e Carla T.
32 Donato T.
33 Giovanni e Agostino A.
34 Maria Antonietta A e Giuseppina F.
Sulla vicenda che rischia di scoppiare a breve in roventi polemiche si è espresso il gruppo “Noi Liberi”.
“Invece di preoccuparsi di rimettere vincoli al territorio cercassero di studiare il modo di tutelare chi ha soltanto una casa e se la troverà abbattuta”, spiega Biagio Esposito, “Molti l’hanno costruita come abitazione per viverci o per darla ai figli, oggi sarebbe giusto, invece di battagliare per imporre nuovi vincoli al territorio, vedere la commissione urbanistica in che modo può aiutare questi cittadini tenendo conto che questo è solo un primo elenco destinato a crescere”.
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