SOMMA VESUVIANA. E’ durato poco più di 10 giorni in servizio Pasquale Molaro, il dirigente della posizione 4 del Comune di Somma Vesuviana (Lavori Pubblici, Manutenzione, Patrimonio).
Stando a quanto apprendiamo, pochi minuti prima delle 14, Molaro avrebbe presentato le sue dimissioni a Palazzo Torino “per motivi personali”. Negli ultimi due giorni i carabinieri della locale Stazione (agli ordini del maresciallo Raimondo Semprevivo) sono stati in Municipio a farsi consegnare tutti gli atti inerenti il bando pubblico che aveva portato alle selezioni, alla fine di dicembre, e poi alla nomina di Molaro (vicino a Noi Sud, uno dei partiti di maggioranza dell’attuale amministrazione comunale). Tra la documentazione portata via dai militari anche i verbali della commissione esaminatrice e il curriculum del tecnico scelto poi dal sindaco Pasquale Piccolo dopo un ultimo colloquio. Si è aperta così ufficialmente un’inchiesta sulla vicenda che aveva già “agitato le acque”. Nelle scorse settimane, infatti, il presidente della commissione Trasparenza, Crescenzo De Falco, insieme agli altri due consiglieri comunali del Pd Giuseppe Cimmino e Giuseppe Auriemma avevano sollevato il caso inerente i bandi per la selezione di alcuni dirigenti del Comune, soffermando l’attenzione proprio sui titoli di studio richiesti e su come si era “sorvolato”, tra i requisiti richiesti, sulla iscrizione ai relativi albi professionali. Pare, infatti, che Molaro sia laureato in Ingegneria, ma non si sia mai abilitato alla professione. Appena la Provinciaonline aveva reso
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